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Benvenuti nel blog dedicato interamente alla BIANCOSCUDATA...vuole essere un contenitore di notizie,aggiornamenti e riflessioni sul nuovo percorso intrapreso il 23 Marzo 2009 dall'Acr Messina verso la rinascita calcistica della nostra città.

14/07/2017 A.C.R. Messina rinuncia a presentare ricorso avverso mancata iscrizione al campionato di Serie C...e' l'ULTIMO RESPIRO...il presente contenitore cessa gli aggiornamenti...grazie a quanti in questi anni ci hanno seguito...!!!

Acr MESSINA...fino all'ultimo respiro !!!

Esiste un luogo dove il mito si confonde con la realtà e dove il tempo sembra essersi fermato per lasciare una traccia indelebile nell'anima degli uomini. Questo luogo è Messina...nn è solo memoria,ma qualcosa di più forte,di più grande,di più emozionante...è il senso di appartenenza a una comunità,che pur vinta spesso da un destino avverso,è sempre riuscita a trovare la forza di risorgere e di affermare il suo orgoglio di esistere...
Piero Ortega


GRAZIE !!!



martedì 19 giugno 2012

Archivio Notiziario Generale Stagione 2012/13


GIUGNO 2012

ABEMUS...LO MONACO !!!





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Ai Lo Monaco il 67% delle quote


L’Acr Messina comunica d’aver ceduto, oggi pomeriggio, il 67% delle quote azionarie al gruppo Lo Monaco. La cessione del pacchetto azionario è avvenuta a costo zero per gli acquirenti, con la rinuncia integrale, da parte dei soci dell’Acr, alle somme anticipate e versate nel corso della stagione da poco conclusasi e che ammontano a circa 400 mila euro. Il gruppo Lo Monaco, nel contempo,acquisendo le quote provvederà al pagamento dei debiti restanti. Il presidente dell’Acr Messina, Lello Manfredi, ed i soci, nell’esprimere soddisfazione per la definizione dell’operazione, avvenuta in tempi brevi grazie alla disponibilità ed alla determinazione degli acquirenti, augura alla nuova proprietà le migliori fortune nella certezza che il progetto sposato da un gruppo imprenditoriale competente e lungimirante come quello dei Lo Monaco potrà regalare al Messina ed alla città i traguardi che meritano nelle categorie professionistiche. La società ringrazia quanti, dallo staff ai calciatori, dal personale ai tifosi ed alla stampa, hanno contribuito, sin dal primo difficile momento, al salvataggio del Messina e poi ad una stagione che ha restituito entusiasmo in una città troppo a lungo umiliata da gestioni discutibili. E’ solo grazie al contributo di tutti che possiamo dire di essere usciti oggi dal periodo più buio della storia del Messina e ci accingiamo a vivere una stagione di sicuro rilancio. Un anno fa sembrava impossibile anche solo pensare all’iscrizione al campionato, invece, grazie allo sforzo congiunto di un gruppo di soci affiancato dal sostegno dei tifosi, della stampa e di quanti ci hanno accompagnato in questo anno, siamo riusciti a portare fuori dalle secche la società che adesso potrà ambire a un futuro migliore.
acrmessinasrl.it
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Torneranno tutti. Ed è giusto che sia così.
Se c'è una cosa che abbiamo imparato in questi anni è che il Messina è come una casa. Ognuno di noi malati è uno dei pilastri su cui si fonda e che gli ha permesso di stare in piedi in mezzo alla bufera. Ma se vogliamo renderla un posto più accogliente serve altro: servono i muri, gli impianti, i mobili, le finiture di lusso. Servono le TV che creino entusiasmo. Servono i 3000 dell'Ebolitana, che siano da base al tifo. Servono gli entusiasti a comando, servono i parvenu che portino soldi alla società con i biglietti. Quando, se Dio vorrà, torneremo in 40000 a riempire quello stadio ognuno si sentirà il più grande tifoso del Messina. Ma solo noi, scorgendoci in mezzo alla folla sapremo con uno sguardo ricordarci cosa significa amare questa squadra, starle a fianco nella buona e nella cattiva sorte. Solo per noi significherà qualcosa cantare:
Tu da sola non sarai
Noi non ti lasceremo proprio mai
Insieme a te soffrirò
È per questo che ti porto dentro al cuor
Stromby
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COMUNICATO STAMPA n° 01


L’Acr Messina comunica che, sabato 16 giugno 2012 alle ore 12 presso il “Salone delle Bandiere” di Palazzo Zanca, si terrà la presentazione del nuovo organigramma societario e del responsabile tecnico della prima squadra. Oltre allo staff dirigenziale al completo saranno presenti il sindaco di Messina, on. Giuseppe Buzzanca e il presidente della Provincia regionale di Messina, on. Nanni Ricevuto.
Messina, 13 giugno 2012 Acr Messina
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Il gruppo Lo Monaco acquisisce il 100% delle quote dell'ACR Messina


L’Acr Messina ha comunicato che, nel tardo pomeriggio, presso lo studio del notaio Arrigo il c.d. gruppo Lo Monaco ha acquisito il restante 33% delle quote azionarie della società peloritana nelle mani, sino a poche ore fa, della Trinacria srl. Da domani, con l’ideale abbraccio della dirigenza alla città nel ‘’Salone delle Bandiere” di Palazzo Zanca (ore 12), comincerà ufficialmente l’avventura in riva allo Stretto del nuovo gruppo imprenditoriale.
messinasportiva.it
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Iniziative BIANCOSCUDATE

 
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Diretta BIANCOSCUDATA
 
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17/06/01 - 17/06/12...INDIMENTICABILE TONINO...
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Conferenza Stampa Acr Messina 16/06/2012
 
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Conferenza Stampa 16-6-2012 Intervista PIETRO LO MONACO
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Conferenza Stampa 16-6-2012 Intervista VINCENZO LO MONACO
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Intervista al nuovo tecnico BIANCOSCUDATO
 
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Conferenza Stampa Acr Messina 18/06/2012 Il Video
 
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LUGLIO 2012
Il MESSINA tratta ARCIDIACONO
 
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ACR Messina, già formalizzata l'iscrizione al campionato di serie D 2012/13
L’Acr Messina ha reso noto attraverso un comunicato stampa che "è stato depositato nella giornata di ieri (mercoledì 11 luglio) l’incartamento necessario per l’iscrizione al campionato di serie D per la stagione sportiva 2012/13. Il segretario della società peloritana, Alessandro Raffa, si è recato presso la sede romana di Piazzale Flaminio del comitato interregionale consegnando tutta la documentazione (sia amministrativa e sia economica) richiesta dalla Lnd e riscontrata idonea dal segretario Mauro De Angelis. L’ultimo passaggio prevede adesso il controllo di tutto il materiale prodotto dall’Acr da parte della Covisod".
Acr Messina 12 Luglio 2012
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 Sala Stampa 18/07/12-Video 1
 
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Sala Stampa 18/07/12 Video 2
 
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Sala Stampa 18/07/12-Video 3
 
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Parere positivo Covisod

L’Acr Messina ha reso noto che "è arrivato in sede, via fax, il parere della Covisod in merito alla domanda d’iscrizione al campionato di serie D 2012/13. L’organo preposto alle dovute verifiche ha comunicato che la relativa istruttoria ha dato esito positivo".
acr Messina
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Taverna (Cz) quartier generale della prima parte del ritiro precampionato
Sarà il “Grand Hotel Parco dei Pini” di Taverna (Catanzaro) ad ospitare l’Acr Messina nella prima parte del ritiro precampionato in programma dal 26 luglio al 3 agosto (la parte tecnico-tattica sarà effettuata sul campo in erba naturale di Parenti). La comitiva peloritana, comunque, si radunerà nel pomeriggio di lunedì 23 luglio al ''San Filippo'', dove si svolgeranno i test atletici sino a mercoledì 25, agli ordini di mister Gaetano Catalano, per poi partire alla volta del centro calabrese. Confermata Castel di Sangro quale sede per la seconda fase della preparazione dal 4 al 16 agosto. L’Acr Messina, infine, si legge nel comunicato stampa, "ringrazia i proprietari della struttura alberghiera di Taverna per la disponibilità dimostrata".
acr messina
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Vicini all'ingaggio di IGNOFFO. Sfuma GIAMPA'
 
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 Proiettati al raduno..
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Colpaccio in arrivo...???

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Ingaggiato il forte centrocampista offensivo Julio César de León.
L’Acr Messina comunica di aver acquisito il diritto ad usufruire delle prestazioni sportive - per la stagione 2012-2013 - del centrocampista offensivo Julio César de León. Nato a Cortés il 13 settembre del 1979, il calciatore honduregno vanta un trascorso di tutto rispetto nel panorama calcistico italiano, avendo indossato le maglie di Reggina, Fiorentina, Catanzaro, Sambenedettese, Avellino, Teramo, Genoa, Parma e Torino, collezionando 36 reti. Domani (lunedì 23 luglio) alle ore 17, presso la sala stampa dello stadio ‘’San Filippo’’ León sarà a disposizione dei giornalisti. Subito dopo la comitiva peloritana si sposterà sul rettangolo di gioco per il primo allenamento agli ordini di mister Gaetano Catalano. Dalle 17.30 circa saranno aperti al pubblico i cancelli del settore Curva Sud del ‘’San Filippo’’ per permettere ai tifosi giallorossi di assistere alla sgambatura della squadra.
acr messina - 22 luglio 2012
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CROCE...e delizia...
 
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Intervista LEON

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Ingaggiato l’attaccante Antonio Croce



L’Acr Messina comunica di aver acquisito il diritto ad usufruire delle prestazioni sportive dell’attaccante Antonio Croce. Nato a Foggia il 9 giugno del 1986, Croce nella scorsa stagione ha indossato la maglia del Celano Olimpia in Seconda divisione mettendo a segno 12 reti, in passato esperienze anche con Villacidrese, Pro Vasto, Cassino, Carpenedolo, Cologna Paese, Riccione e ancora Fermana e Vis Pesaro. Croce, che è già entrato in contatto con i suoi nuovi compagni di squadra, domani (mercoledì 25 luglio), alle ore 16, sarà a disposizione dei giornalisti presso la sala stampa dello stadio “San Filippo”.

acr Messina - 24 Luglio 2012
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 "A MESSINA per vincere"...
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Vincenzo LO MONACO: “Occorre accelerare anche sullo stadio”. Intervista video al direttore generale dell’Acr Messina che fa il punto sulla condizione del San Filippo.
 
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Ritiro Biancoscudato
 
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Prosegue il programma di lavoro a Taverna
 
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Prima uscita stagionale a Parenti(CZ)
 
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Otto gol nella prima uscita in famiglia. Subito in evidenza gli attaccanti
 
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Ultime di Mercato
 
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Il marchio della gloriosa Acr a costo zero
Con la chiusura del fallimento e la conseguente cessazione dalle funzioni degli organi preposti (curatore, giudice delegato), nessuno ha titolo per bloccare l’uso del marchio da parte del club peloritano


Per gli irriducibili è molto più di un semplice legame nostalgico. E’ un’autentica questione di cuore, di orgoglio. La denominazione, i segni, i colori, il marchio dell’Associazione Calcio Riunite Messina, la gloriosa ed autentica Acr rappresentano un patrimonio di fede e di appartenenza per tanti. Per chi ha più di quarant’anni e per quella maglia ha per decenni gioito e tribolato, dai prestigiosi stadi della prima serie A ai polverosi campi di quarta serie. Per chi quella maglia l’ha indossata, come Pietro Lo Monaco, che, poco più di un mese fa, alla sua “prima” da patron giallorosso ha auspicato il ripristino della vecchia denominazione, del vero acronimo (scimmiottato – Associazione Calcio Rinascita Messina - dalla Di Lullo Band, al momento della costituzione della società che acquisì all’asta il titolo sportivo del Fc Messina Peloro dei Franza). “Proveremo a riprendercelo quel nome, quel marchio”, qualcosa in più di un semplice augurio la dichiarazione sul tema, urbi et orbi, del manager sportivo siculo-campano. L’operazione è fattibile, anzi fattibilissima. Ed a costo zero. Ecco perché. La società Associazione Calcio Riunite Messina s.p.a. dei Massimino, dopo la mancata iscrizione al campionato di serie C1 1993-1994, attraverso lunghe peripezie giudiziario-burocratiche, cambi di denominazione (da Acr Messina a Miraglia) e modifiche della forma giuridica (da società per azioni a società a responsabilità limitata) è stata oggetto di procedura fallimentare, chiusa un paio di anni fa su richiesta del curatore, l’avv Bartolo Arena, per mancanza di attivo e quindi conseguente impossibilità di soddisfare i creditori (molti dei quali Istituzionali, su tutti la Serit). E proprio qui sta il nodo giuridico che spiana la strada ai Lo Monaco per l’utilizzo della gloriosa denominazione e dei relativi segni distintivi. Con la chiusura del fallimento e la conseguente cessazione dalle funzioni degli organi preposti (curatore, giudice delegato), nessuno ha titolo per bloccare l’uso del marchio da parte del club peloritano, che , legalmente e gratuitamente, senza la necessità di alcun esborso economico, a titolo di canone di locazione o di prezzo di acquisto, potrà avvalersene. Per la Federazione occorrerà attendere il prossimo anno (il termine per il cambio di denominazione scade per le società dilettantistiche il 5 luglio), mentre giuridicamente basterà indire una assemblea dei soci chiamata a deliberare sul tema. Non per i classici benefici di carattere economico normalmente associati al brand di un club calcistico (in tal caso insussistenti, vista la categoria e la tormenta storia recente) , ma per una semplice questione di cuore, di amore per una maglia e la sua grande storia.
(Pietro Di Paola) tempostretto.it
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Agosto 2012
L'amichevole tra ACR Messina e Sersale si disputerà a Cotronei
L’ACR Messina ha comunicato che l’amichevole in programma venerdì 3 agosto con il Sersale (formazione che milita nel campionato regionale di Eccellenza) si disputerà sul campo di Cotronei (Kr) – calcio d’inzio alle 17 – anziché sul rettangolo di gioco di Parenti (CS), che ha ospitato fin qui le doppie sedute giornaliere sostenute dal gruppo.
acr Messina 2 Agosto 2012
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MESSINA-Sersale 5-0 Amichevole
 
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MESSINA-Sersale 5-0 Il video dell'Amichevole


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Il punto tecnico...intervista a Mister CATALANO nel dopo Sersale


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ACR MESSINA: CHIAVARO HA FIRMATO
Si è conclusa la prima parte del ritiro precampionato per l’Acr Messina che ha già lasciato il quartier generale di Taverna e si è messa in viaggio alla volta di Castel di Sangro dove rimarrà sino a lunedì 13 agosto. Ai 18 calciatori già presenti, si aggregherà, nel centro abruzzese, anche il difensore Giovanni Ignoffo. Intanto, il centrale difensivo Agatino Chiavaro (classe ’80) ha messo nero su bianco e si è legato, per la stagione in corso, ai peloritani. Sono tornati in sede, per curarsi dai rispettivi infortuni, il difensore Gabriele Di Stefano e l’attaccante Francesco Maggioloti
acr Messina 5 Agosto 2012
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XXIV° Artiglieria: nuova Sede per gli allenamenti durante la stagione
 
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TESSERATO IGNOFFO: AGGREGATI GLI UNDER CAMILLO E MANGINI
Primo giorno di lavoro per l’Acr Messina nel ritiro di Castel di Sangro. Alla seduta mattutina ha partecipato anche il difensore Giovanni Ignoffo (classe ’77) che si è legato ufficialmente alla società del presidente Isidoro Torrisi per la stagione in corso. Alla comitiva peloritana si sono aggregati anche il centrocampista offensivo Maurizio Camillo, classe ’94 e il portiere Vincenzo Mangini, classe ’95. Si rende noto, infine, che l’amichevole in programma domani (martedì 7 agosto) contro l’Arzanese si disputerà a Palena (Ch) con inizio alle 17.
acr messina 6 Agosto 2012
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CAMPAGNA ABBONAMENTI
L’Acr Messina, annuncia che mercoledì 8 agosto alle ore 11, presso la sala stampa dello stadio “San Filippo”, si terrà la presentazione della campagna abbonamenti per la stagione sportiva 2012-2013.
acr messina 6 Agosto 2012





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VINCENZO LO MONACO: "Metterei la firma per avere i 7000 ad ogni partita
 
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PIETRO LO MONACO: "un passo alla volta..."
 
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Messina, pronta una gradita sorpresa per le maglie
Cresce l’attesa dei tifosi per conoscere le nuove maglie del Messina. Pietro Lo Monaco, tra l’altro, è particolarmente attento a questi dettagli, tanto da avere scelto in prima persona il cambio di fornitore del materiale tecnico (Givova al posto di Legea). E proprio il patron giallorosso sembra avere preparato una gradita sorpresa per i tifosi. Fuori discussione, innanzitutto, la casacca biancoscudata. Che, però, quest’anno non sarà “arrangiata” come in passato. Particolare cura, infatti, sarà posta sui perfilini gialli e rossi.Per la seconda maglia ci si attende un ritorno alla tradizione. I tifosi sono molto legati alla divisa rossa, con banda orizzontale gialla (rispolverata ai tempi dell’ultima promozione in A e che, l’anno seguente, ha portato molto bene in massima serie). Chissà che il patron non abbia già deciso di accontentarli…Non si sa, al momento, se ci sarà anche una terza divisa: in tal caso, possibile il ricorso al nero. Qualche incertezza sui tempi di consegna. La società sta pressando per avere tutto al più presto. Sicuramente, comunque, già all’esordio in Coppa (26 agosto) ci sarà un Messina “vestito di nuovo”.
5righe.it
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Questi nel dettaglio i costi relativi ad ogni singolo settore dello stadio San Filippo:
Curva Sud
Prezzo Biglietto
Prezzo Abbonamento
intero (16 gare)
€ 10,00
€ 100,00
famiglia (minimo 2 persone)
€ 10,00
€ 180,00
terza persona
€ 10,00
€ 80,00
quarta persona ed oltre
€ 10,00
€ 50,00
junior* e senior**
€ 10,00
€ 80,00
Tribuna A Laterale
Prezzo Biglietto
Prezzo Abbonamento
intero (16 gare)
€ 18,00
€ 180,00
famiglia (minimo 2 persone)
€ 18,00
€ 324,00
terza persona
€ 18,00
€ 144,00
quarta persona ed oltre
€ 18,00
€ 90,00
junior* e senior**
€ 18,00
€ 144,00
Tribuna A Centrale
Prezzo Biglietto
Prezzo Abbonamento
intero (16 gare)
€ 20,00
€ 250,00
famiglia (minimo 2 persone)
€ 20,00
€ 450,00
terza persona
€ 20,00
€ 200,00
quarta persona ed oltre
€ 20,00
€ 125,00
junior* e senior**
€ 20,00
€ 200,00
* Under 14 nati dopo l’1/1/1998
** Over 65 nati prima dell’ 1/1/1948 


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On-Line il nuovo Sito Ufficiale
 
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Ennesimo buon test
 
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Ultimi giorni di ritiro
 
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Pubblicati i calendari, esordio in casa con l'Acireale
Sono stati pubblicati i calendari dei nove giorni del campionato di serie D. L'Acr Messina farà il suo esordio domenica 2 settembre (ore 15) al ''San Filippo'' con l'Acireale, poi trasferta a Noto, Agropoli in casa, alla quarta si viaggia alla volta di Ribera, quindi la stracittadina con il Città di Messina, il 30 settembre al ''San Filippo". Il 5 maggio l'ultima giornata di campionato in casa con la Nissa.

acr messina.it
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Ripresa la preparazione
  
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Mister CATALANO alla ripresa delle fatiche

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La parola alla Difesa...

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Tiger Brolo-MESSINA 1-1 il video

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Infrasettimale al Fagnani

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MESSINA-Paternò: via alla prevendita
 
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Prima di Coppa: i convocati
 
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22/10/10: perché non accada mai più


Sergi, Costanzo, Suria, Dall’Oglio, Angrisani, Cucè, Marino, Cardia, D’Angelo, Biondo, Nizzari (allenatore: Cirino). Sfidiamo qualunque appassionato a riconoscere questa formazione del Messina. Sono i dignitosissimi ragazzi che, appena due anni fa, all’esordio in Coppa Italia rimediarono sei reti dalla Valle Grecanica. Era il 22 agosto 2010 (Di Mascio si era appena dissolto dopo il bluff ripescaggio e il ritiro farsa di Trevi, Santarelli appariva all’orizzonte). Quei ragazzi li misero insieme, con immensa passione, Giovanni Cirino e Camillo Dell’Aglio. I tifosi, per dire loro grazie, non poterono nemmeno entrare al “S. Filippo”: si giocò a porte chiuse e dovettero salire sulla collinetta soprastante. La divisa si dovette arrangiare: maglia bianca con striscia diagonale giallorossa (altro che scudo…), pantaloncini neri, calzettoni rossi. E, purtroppo, non fu nemmeno il punto più basso della stagione. Si vide anche di peggio con rinunce e trasferte pagate dai tifosi. Ci sembra utile, però, stendere un filo tra queste due gare di Coppa. Perché nessuno dimentichi da quali macerie è partito il progetto Messina, rianimato in extremis da Manfredi un anno fa e che oggi trova nella famiglia Lo Monaco una validissima garanzia. Confessiamo che, ancora adesso, proviamo un brivido nel leggere le cronache di quanto sta accadendo a Lecco, dove tal Joseph Cala sembra avere rubato il copione a gente come Arturo Di Mascio e Pietro Santarelli. Ci siamo passati anche noi e, per miracolo (o, forse, sarebbe meglio dire per Lello Manfredi e soci), non ci abbiamo lasciato definitivamente le penne. Per miracolo (o, forse, sarebbe meglio dire per Pietro Lo Monaco) oggi riapre uno stadio dominato dal verde del prato, in cui si pensa ai cartelloni pubblicitari, alle maglie. A tutto quello che è calcio, insomma. Guai, però, a scordare da dove veniamo o, peggio ancora, a pensare che la nostra discendenza più diretta sia legata alla Serie A. No, veniamo da quel 22 agosto 2010. E, allora, Serie D o Lega Pro o Serie B, ciò che più ci auguriamo è solidità e stabilità. Vinciamo il più possibile e, soprattutto, vendiamo il più possibile. Meglio ancora se si tratta di prodotti “fatti in casa”. Alle spalle abbiamo macerie, per il futuro sogniamo una reggia, ma adesso è il tempo delle fondamenta. Solide, solidissime: perchè quel 22 agosto 2010 non torni mai più.
5righe.it
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MESSINA-Paternò 2-0 Le interviste ai tecnici
 
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MESSINA-Paternò 2-0 Parlano i protagonisti
 
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MESSINA-Paternò 2-0 Le Immagini
 
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Ripresa la preparazione
 
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In attesa del transfer
 
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Ingaggiato il centrocampista Stefano Maiorano
L'Acr Messina comunica di aver acquisito il diritto ad usufrire delle prestazioni sportive del calciatore Stefano MAIORANO. Nato a Battipaglia il 30/08/1986, il centrocampista, ex Ancona, domani (giovedì 30 agosto) alle ore 11.30 sarà a disposizione dei giornalisti presso la sala stampa dello stadio "San Filippo".
acrmessina.it
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MESSINA-Acireale: iniziata la prevendita
 
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Il MESSINA conclude la preparazione in vista dell'esordio
 
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Settembre 2012

MESSINA-Acireale: i convocati
 
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MESSINA-Acireale 2-0 Le interviste ai protagonisti in campo
 
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MESSINA-Acireale 2-0 Parlano i Tecnici
 
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Ripresa la preparazione in vista della prima trasferta di campionato
 
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 Il MESSINA fa le prove per Noto
 
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L'AVV. PAOLO GIULIANO NUOVO DG
L'Acr Messina comunica che l'avvocato Paolo Giuliano , nato a Siracusa il 21 febbraio 1966, è il nuovo direttore generale dei peloritani. Da sempre legato al mondo dello sport, Giuliano, è stato presidente del Priolo basket per 7 anni, mentre ha ricoperto la carica di direttore generale e amministratore delegato nell'Us Siracusa dalla stagione 2004/05 sino allo scorso giugno. Il dg Vincenzo Lo Monaco assume anche l'incarico di responsabile area marketing, mentre Alessandro Failla è il nuovo direttore organizzativo. Martedì 11 settembre alle ore 11.30 l'avvocato Paolo Giuliano - insieme con Vincenzo Lo Monaco e Alessandro Failla - sarà a disposizione dei giornalisti nella sala stampa del ''San Filippo''.
acrmessina.it
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INGAGGIATO COSTA FERREIRA
L'Acr Messina comunica di aver depositato la documentazione per il tesseramento del calciatore Pedro Miguel Costa Ferreira (nella foto). Nato in Portogallo l'1/1/1991 l'esterno offensivo, ex Ancona e Teramo (serie D), si allena da due giorni con il resto dei compagni. Si attende, comunque, il visto di esecutività da parte della Lnd per permettere a Costa Ferreira di poter prendere parte ad impegni ufficiali. Il neo calciatore giallorosso, sabato 8 settembre alle ore 12, sarà a disposizione dei giornalisti (insieme con il tecnico Gaetano Catalano per la consueta conferenza stampa pre-gara)
acrmessina.it
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Noto-MESSINA: i convocati per la sfida

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Noto-MESSINA 1-2: le interviste del dopo gara
 
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Si comincia a preparare la sfida all'Agropoli 

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Infrasettimanale al Fagnani
  ----------------------------------------- MESSINA-Agropoli: il botteghino












 
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MESSINA-Agropoli: i convocati

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MESSINA-Agropoli 2-1: La soddisfazione di CATALANO
 
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MESSINA-Agropoli 2-1: l'altra "campana"

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MESSINA-Agropoli 2-1: l'uomo della provvidenza

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Ripresa la preparazione in vista della seconda trasferta stagionale a Ribera

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Il MESSINA si prepara sulla terra battuta di S. Teresa
 
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Ecco la lista di chi andrà a combattere a Ribera


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Ribera-MESSINA 3-0: la delusione degli sconfitti
 
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Subito al lavoro dopo la batosta in "terra" agrigentina
 
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MESSINA-CdM 0-1: l'intervista a CATALANO
 
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MESSINA-CdM 0-1: le immagini


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La Stracittadina di campionato: i convocati per la rivincita

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MESSINA-CdM 2-1 l'analisi tecnica  
 
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MESSINA-CdM 2-1: la grinta del Capitano a fine gara

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MESSINA-CdM 2-1: la gioia di Agatino Chiavaro

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Ottobre 2012

Ripresa la preparazione in vista della prima trasferta in Calabria

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Prima trasferta in Calabria: i convocati
 
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Montalto-MESSINA 1-1 Le interviste del dopo gara
 
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Ripresa la preparazione

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MESSINA-Paternò: il botteghino

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I convocati per la sfida al Paternò
 
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MESSINA-Paternò 0-0 La disamina di CATALANO

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Dopo la delusione...Il MESSINA torna a lavorare

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Si torna a viaggiare...i convocati per Palazzolo

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Palazzolo-MESSINA 0-3: Le interviste del dopo gara
 
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Ripresa la preparazione dopo la brillante vittoria di Palazzolo
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Tutto pronto per il ritorno al S. Filippo: I convocati per la sfida alla Vibonese

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MESSINA-Vibonese 1-0: L'analisi di Mister CATALANO
 
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MESSINA-Vibonese 1-0: le interviste ai protagonisti in campo
 
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La partita di un emigrante
(tratto da una storia vera)
Sono quattro giorni che non pensi ad altro. Giovedì, ad esempio, durante una riunione al lavoro il tuo capo ti ha chiesto se avevi pensato una strategia. Stavi per rispondere di getto: "4-2-3-1!" ed essere licenziato, ma per fortuna il tuo buon senso è intervenuto a ricordarti che forse il tuo capo è poco interessato al calcio. Quando anche il pizzaiolo egiziano sotto casa sa ormai che schierare un '93 in porta è una buona soluzione al problema degli under, capisci che (forse) sei andato oltre. Ma poi finalmente si parte, e durante il viaggio controlli le previsioni meteo ogni 5 minuti, così come fai da 15 giorni. Nonostante tu sappia benissimo che le previsioni così a lungo termine sono meno affidabili di quelle del mago Atanus, hai lasciato che il tuo umore ne fosse influenzato immaginandoti gelare o arrostire mentre ti venivano predetti neve, sole, pioggia, uragani, invasioni di cavallette e rigori contro la Juve. Squilla il telefono: ètua madre. Un po' di convenevoli, poi sgancia la bomba: -Ricordi la figlia di Lillo? -No, e sinceramente non ricordo nemmeno Lillo. -Come no? È il cugino del marito di Anna! Ricorderai Anna: è la sorella di... -Mamma, strinci! -Si fa la cresima domenica...Sei colto dal panico: -Mamma devo chiudere che mi sto imbarcando. -Ma non sei in treno? -Sì, sto imbarcando in galleria e non ti sento più, ciao! Ogni volta che scendi per vedere una partita si battezza un nipote, si laurea un cugino, un nonno fa il compleanno o si sposa un amico di famiglia. E tutto viene regolarmente deciso/comunicato 24 ore prima. Sembra che nessuno sia in grado di programmare le cerimonie per tempo: la tua è l'unica famiglia dove oltre ai matrimoni esistono le comunioni riparatrici! Pensi a come dribblare la camurria. Studi bene parola per parola il discorso con cui convincerai tua madre che andando al campo anziché alla comunione cementerai l'unità della famiglia. Tanto i tuoi lo sanno. Tanto i tuoi capiscono. Tanto i tuoi si saranno ormai rassegnati...Riguardi le previsioni: un po' di sole aiuterebbe adesso. E invece pioggia! 0,7mm. Quant'è? Tanta? Poca? Tanto andrai comunque...La domenica mattina ti svegli all'alba. Sei andato a dormire presto perché hai passato le ultime 24 ore a casa per farti perdonare l'assenza di oggi. Non saresti riuscito a dormire comunque per l'emozione: non ti par vero di tornare allo stadio e vorresti fosse già ora di andare. Prima di uscire guardi un'ultima volta il cielo: sole! Le previsioni non azzeccano mai! Magliettina a mezze maniche, giubbottino leggero e parti per lo stadio. La cosa più importante dello stadio è la compagnia: quel gruppo di persone che non conosci esattamente ma che si mette sempre lì dove stai tu al campo. Ci si scambia opinioni, si discute di calcio. Lì in mezzo trovi sempre un nemico che ha visioni contrapposte alle tue e ci litighi ogni volta scannandoti per dualismi come Floccari-Di Napoli, Iannuzzi-Princivalli o Bakayoko-sagoma cartonata in scala 1:2 di Pikachu. Stando fuori avere un gruppo da stadio è un po' difficile, ma per fortuna oggi ci sono le piazze virtuali e puoi vederti con i compagni di discussione online. Mentre scopri tuo malgrado che - in effetti - le previsioni meteo erano giuste ed una giacca primaverile non può bastare, le squadre entrano in campo e tu per 90 minuti dimentichi tutto e torni a quando stavi a Messina. La partita è bruttina, ma a te sembra Italia-Germania 4-3. Sei bagnato fradicio ma non ti importa e provi a cantare e saltare quando il vento non ti trascina via. Ti re-innamori della curva: ci sono un sacco di cori nuovi, e ti sembrano tutti meravigliosi. Nonostante tu - tecnicamente parlando - sia un idiota vestito leggero sotto una pioggia autunnale incessante a guardare dei tizi in mutande che cercano di raggiungere un pallone che il vento soffierà via, ti senti la persona più felice del mondo e vorresti non finisse mai. Poi l'arbitro fischia ed è ora di andare via. Guardi ogni dettaglio mentre il cuore si stringe all'idea che non tornerai tanto presto. Saluti tutti e dai appuntamento alla prossima occasione, poi torni a casa felice come un bambino. Trovi i tuoi che ti aspettano. -Com'è andata la comunione? Il bambino era contento? -Era la cresima di una bambina! -Uh uh...metti RTP? E mentre ti godi tutte le interviste trasmesse dalle TV locali arriva la sera ed è ora di dormire: domani si riparte e tu probabilmente hai la febbre...che palle essere emigrante!
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Novembre 2012

Il MESSINA prepara la sfida alla Gelbison
 
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Torna LEON tra i convocati
 
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Gelbison-MESSINA 2-0: Le interviste del dopo gara
 
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Ripresa la preparazione dopo la sconfitta in terra Campana  
 
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TRA CALENDARIO E COMPLOTTI
Senza troppe premesse e/o preamboli voglio per un attimo guardare a casa mia. Con la squadra che abbiamo, e per cio che stiamo dimostrando, risulta lampante che la risoluzione dei nostri problemi debba necessariamente partire da noi. Se per voi è legittimo perdere a Ribera o Gibson possiamo anche non parlare piu, ma per chi come me pensa che da queste due trasferte avremmo dovuto portare a casa almeno 4 punti...beh il discorso cambia, e di molto. Io vorrei solo dire che stiamo cadendo nella teoria del complotto, teoria che esce guardacaso solo quando le cose vanno "male"..Eppure, pensandoci bene, se il Messina avesse fatto il Messina, oggi saremmo a 5 punti dal Cosenza..pur senza troppa difficolta, imporre il gioco in quei due paesazzi...Quindi, mi pare un po esagerato rifuggiarci dietro al problema del calendario..risolvendo questa contesa, si apre il capitolo arbitri: il Cosenza campa di rigori, e questo è innegabile. A onor del vero, non ho visto nemmeno un'azione del cosenza, sicchè non posso dire se questi rigori ci fossero o meno...Ma la cosa piu strana è che noi non ne abbiamo ricevuti...Sempre per l'onor del vero, facendo un film di alcune nostre trasferte, io su 90 minuti non vedo mai giocatori nostri in area....per la serie, come vuoi un rigore? buttandoti sulla tre quarti? E questo problema ci collega al primo, ossia l'assetto di questa squadra e quant' altro....La mia ricetta, per essere piu forte di tutti i "complotti" è una: iniziare a giocare da Messina, tirare fuori le palle in casa e soprattutto in trasferta, macinare gioco, FARE GOL , 'gghiavare bisole da fuori e 'gghiavarsi a terra in area...se in area non ci arrivi, se bisole da fuori non ne 'gghiavi, se golla non 'nni fai, e perche no,se la tua difesa balla na picca....inutile andare a cercare i problemi altrove....Se il Messina fosse il Messina potrei essere d'accordo con voi e gridare al complotto, ma......francamente abbiamo in mano il nostro destino, almeno per ora...
Emmol (MessinaCalcio.it)
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Quasi conclusa la preparazione in vista della gara con il Sambiase
 
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MESSINA-Sambiase 1-0 Le analisi dei due tecnici

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MESSINA-Sambiase 1-0 Le interviste ai protagonisti in campo

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Ripresa la preparazione in vista del ritorno in terra Campana

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Cavese-MESSINA 0-1 La soddisfazione nello spogliatoio Biancoscudato

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Ripresa la preparazione dopo l'importante vittoria di Cava

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MESSINA-Licata: il botteghino

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Tutti disponibili per il test infrasettimanale

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I convocati per la sfida al Licata

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MESSINA-Licata 4-1: Le interviste ai cugini del gol

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MESSINA-Licata 4-1: parlano i tecnici delle due squadre

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LEON NON E' PIU' UN GIOCATORE DEL MESSINA
L'Acr Messina comunica l'interruzione del rapporto con il centrocampista Julio Cesar de Leon. La società peloritana augura al calciatore honduregno le migliori fortune professionali e personali.
acrmessina.it



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Il MESSINA si prepara per la sfida al Savoia

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MESSINA-Savoia: il botteghino

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MESSINA-Savoia 2-1: L'intervista al Mister Biancoscudato

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MESSINA-Savoia 2-1: parla RE GIORGIO

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MESSINA-Savoia 2-1: l'intervista a Vincenzo Lo Monaco

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SAVANAROLA E' UN GIOCATORE DEL MESSINA
L'Acr Messina comunica di aver acquisito il diritto ad usufruire delle prestazioni sportive del calciatore Giuseppe SAVANAROLA. Sino a domenica scorsa in forza al Comprensorio Normanno (serie D), il centrocampista offensivo, classe 1986, ha messo a segno già 9 reti in campionato. Savanarola svolgerà, nel pomeriggio, il suo primo allenamento con i nuovi compagni. Domani (mercoledì 5 dicembre) alle ore 11.30 il neo acquisto biancoscudato sarà presentato ai giornalisti presso la sala stampa dello stadio ''San Filippo''.
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Il MESSINA riprende la preparazione rafforzata da SAVANAROLA

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Resta solo da rifinire la preparazione per la sfida al Cosenza

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Cosenza-MESSINA: i convocati

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Cosenza-MESSINA 3-2: lo sfogo di CATALANO

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Ripresa la preparazione dopo la cocente sconfitta di Cosenza

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Tesserato Roberto Chiaria, saluta Croce
L'Acr Messina comunica di aver acquisito il diritto ad usufruire delle prestazioni sportive dell'attaccante Roberto CHIARIA. Nato a Cernusco sul Naviglio (Mi) il 25/08/1983, Chiaria arriva dall'Ischia (serie D) ma vanta un trascorso di tutto rispetto sempre nel mondo del professionismo in Lega Pro. Nella passata stagione fu determinante per la salvezza del Milazzo in Seconda divisione realizzando 8 reti in dodici partite. Chiaria, nel pomeriggio, ha già svolto il suo primo allenamento agli ordini di mister Gaetano Catalano. Domani (venerdì 14 dicembre) alle ore 12.15 il neo acquisto biancoscudato sarà presentato ai giornalisti presso la sala stampa dello stadio ''San Filippo''. Si rende nota, inoltre, l'interruzione del rapporto con l'attaccante Antonio Croce, al quale la società peloritana augura le migliori fortune in campo umano e professionale.
acrmessina.it
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Vincenzo LO MONACO a 360°...rabbia e consapevolezza delle proprie forze
  
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MESSINA-Ragusa: il botteghino

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MESSINA-Ragusa 1-0: parlano i due tecnici

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MESSINA-Ragusa 1-0: i protagonisti in campo

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Pietro LO MONACO: primi bilanci


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''UN SORRISO PER I BAMBINI''
Sarà soprattutto un’occasione per regalare sorrisi quella organizzata domani pomeriggio (giovedì 20 dicembre), alle 17,00 nel reparto di Genetica e Immunologia Pediatrica dell’AOU G. Martino (padiglione NI, terzo piano). Una rappresentanza di calciatori dell’ACR Messina, insieme con il tecnico, Gaetano Catalano e con il vice presidente con delega ai rapporti con le istituzioni, Niki Patti, saranno in reparto per consegnare giocattoli e regali ai bimbi ricoverati nell’unità operativa complessa diretta dal prof. Carmelo Salpietro. Un momento di condivisione e di allegria in prossimità del Natale organizzato per i piccoli pazienti affetti da patologie genetiche.
acrmessina.it
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Caro Babbo Natale,
Come stai? Scusa se ti scrivo solo all'ultimo momento, ma ho avuto i miei problemi a farmi zziccare in testa le tabelline e sai che quando mia mamma si mette a camurria con i compiti...Quest'anno sono stato buono. Lo so perché mio papà mi dice sempre che se faccio il bravo mi porta al campo e finora non me me sono perso una. Pure col Savoia sono andato! Che io veramente non volevo andarci perché pioveva e mia mamma ripeteva che piddemmu tonna novu 'a paci cu 'stu Missina. Poi però mio papà le ha risposto che io ci tenevo tanto e a me ha detto che era il mio premio e non potevo rifiutarmi, così siamo andati lo stesso.Io come al solito ho detto al signore all'ingresso che ho 6 anni, ma dice papà che quando una bugia mi autorizza lui a dirla non è una cosa brutta.Per favore, porta tanti regali alla mia famiglia:
A mio papà piacerebbe che ce ne andassimo da questa categoria schifosa, perché se lo merita per come è rimasto attaccato pure ai tempi di Di Mascio.
A mio zio che sta a Milano piacerebbe che ce ne andassimo da questa categoria schifosa, perché così qualche trasferta e partita in TV se la potrebbe vedere.
A mio nonno piacerebbe che ce ne andassimo da questa categoria schifosa, tanto per rivedere qualche bel derby prima che il cuore si fa troppo debole per le emozioni del campo.
All'altro mio zio canciabannera piacerebbe che ce ne andassimo da questa categoria schifosa, così il CdM fa la fine che deve fare e lui torna al San Filippo con la coscienza pulita.
A mio cugino più grande piacerebbe che ce ne andassimo da questa categoria schifosa, così il Messina torna di moda e lui non si sente sfigato ad andare al campo da solo.
A mia mamma piacerebbe che fallissimo, ma p'amuri da' paci le piacerebbe che ce ne andassimo da questa categoria schifosa.
A me piacerebbe tanto che ce ne andassimo da questa categoria schifosa, perché mio papà mi racconta sempre che cos'era la Serie A e il grande calcio e vorrei capirlo anch'io. Anche perché mi sono stancato del mio compagno Ninni Macrì che a scuola mi prende in giro perché mio papà mi porta a vedere il Messina mentre il suo è tifoso della Juvinter Milanclub, si guarda tutte le partite su Sky, ogni tanto spende 300€ per andare a Milano a vedersi i big match e lotta per lo scudetto.
A lui non portare niente, perché dice bugie: mi ha detto mio papà che ai tempi della serie A suo padre era abbonato al San Filippo e faceva tutto il tifosone!
Io mi accontento di questi regali, ma se mi vuoi portare un mosso di Wii Station 360 io non è che mi offendo, eh!
Tanti auguri a chi il Messina ce l'ha nel cuore!
Stromby (passionebiancoscudata.forumfree.it)
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Lagomarsini (7) – Girone d’andata senza macchia e senza paura, conferendo sicurezza a tutta la difesa. In parte agevolato dai compagni di reparto, che sono meglio degli infissi con i doppi vetri: non entra uno spiffero e per larga parte degli incontri non sente neanche il rumore di quello che succede in campo. Sempre presente nei mischioni furibondi e anche al momento di saltare sui compagni festanti. Negli occhi di tutti un volo spericolato e salvifico contro il Città di Messina e un paratone da copertina dell’album delle figurine a Cava de’ Tirreni, istantanee di un talento cristallino da gestire con saggezza fino al termine del campionato.
Cuda (6,5) – “Secondo portiere”… a chi? Durante le ferie forzate del collega titolare lucida con passione la saracinesca e ne olia gli ingranaggi con efficaci interventi, trasformando la buona idea della società di cedere Taranto in una scelta tecnica provvidenziale che vale molti punti in classifica. In un campionato dove i portieri under sono considerati, loro malgrado, una piaga necessaria, averne due di questo livello è meglio di un conto in banca a cinque zeri.
Caldore (6) – Inizio di torneo con qualche comprensibile difficoltà: sulla fascia Catalano finisce per preferirgli, a rotazione, qualcun altro, chiunque esso sia. Paga, a dire il vero, l’assetto non ottimale della squadra che nelle prime partite lo espone alle intemperie senza pietà. Scalpita nella pattuglia di under che prima o dopo torneranno nuovamente utili alla causa.
Caiazzo (6+) – Con il passare delle giornate si libera del cavo di rete e naviga wi-fi spingendosi anche oltre la linea di centrocampo. Compensa i limiti dovuti alla giovane età con concentrazione e una rispettabile duttilità, mostrando di poter giocare sia da esterno che come centrale di difesa. I due centrali con grande anzianità di servizio sono un ottimo maniglione anti-panico.
Ignoffo (7,5) – Sontuoso frangiflutti di provata esperienza neanche scalfito dalla salsedine, ideale completamento di un approdo marittimo già dotato di ogni altra installazione tecnologica. Ad avercene uno così per il derelitto molo di Tremestieri… Prende per mano i compagni e a schiaffoni tutti gli altri. Gli avversari, nella migliore delle ipotesi, gli rovinano addosso con tristezza.
Chiavaro (7,5) – Con Ignoffo costituisce una coppia esperta ed affiatata meglio delle gemelle Kessler, ma decisamente meno truccata e più dura per andarci a sbattere senza casco. Si spinge al di fuori delle acque territoriali facendo ballare il Dadaumpa alle difese nemiche su ogni calcio piazzato, segnando due gol vitali e sfiorando un bottino ancora maggiore.
Di Stefano (6) – Si alterna a Quintoni sulla fascia sinistra e gode della considerazione del suo tecnico. Disciplinato, è un tampone ragionevole che non disdegna di accompagnare l’azione, se proprio serve.
Cucinotta (6) – Nelle prime partite, in attesa di Ignoffo, trova più spazio rispetto al finale di girone. Sorprendentemente efficace nelle sortite d’attacco: leggendari i suoi gol perfettamente regolari, annullati dagli arbitri e dai guardalinee con immotivata cattiveria.
Quintoni (6,5) – Messinese dal curriculum illustre al servizio della sua città, dai suoi piedi partono innumerevoli traversoni parabolici che attentano alle coronarie dei difensori avversari, angoli e punizioni acuminate dai quali i suoi compagni raccolgono gol e soddisfazioni a piene mani. Tra i veri protagonisti della prima parte di campionato, anche tutte le volte che ha dovuto accettare la panchina per far spazio ad un under in più.
Bucolo (7,5) – Lìder Maximo non barbuto con i cingoli in assetto utile per la mediana, conferma le sue qualità di interditore ma anche di costruttore di gioco. E’ il motore centrale di un cerchio di centrocampo che ha sempre la quadratura giusta e che morde ed azzanna senza interruzioni pubblicitarie.
Maiorano (7) – Inquietante guardiano tatuato della Savana di centrocampo, dove si aggirano avversari spauriti che sudano freddo alla sola vista della sua criniera. Chiude la prima parte di stagione senza la gioia di un gol che avrebbe meritato, ma passerà lo stesso delle feste discrete e noi con lui.
Cicatiello (6,5) – Si è confermato pedina di grande qualità da inserire in mediana per far tornare i conti anagrafici senza pregiudicare la qualità del gioco, anzi. Personalità e doti tecniche attese anche alla ripresa del campionato.
Parachì (6,5) – Rappresentante ultras direttamente a referto arbitrale, in campo con tutte le motivazioni e l’entusiasmo del caso, ricalca le prestigiose ombre di Coppola in esultanze coinvolgenti. Ad ogni possesso di palla, sterza da qualche parte e va via in progressione casuale, inarrestabile con le sue scarpe fosforescenti che ammira forse un po’ troppo. Segna anche tre gol fondamentali (magnifico quello al Licata) ed è ora atteso ad un salto di qualità che gli eviti qualche passaggio a vuoto e che gli consigli di osservare cosa succede nel resto del terreno di gioco. Una risorsa da innaffiare con i giusti suggerimenti per farla crescere bene. Dietro di lui, per questioni regolamentari, c’è Comegna (6), ’94 gettato nella mischia soprattutto in alcuni delicati finali di gara, sul quale la società ha puntato forte in estate.
Cocuzza (6,5) – All’appello manca qualche gol in più ma non certo le prestazioni. In mezzo ad una squadra dal tasso tecnico molto elevato, la concorrenza, stimolante quanto si vuole, ha un po’ ridotto il suo minutaggio (ma solo un po’), dopo due stagioni e mezzo e tanti gol di ottima fattura da vero “Salvatore” di una patria in disgrazia. La curva lo attende ancora più decisivo al più presto. Chi più di Totò meriterebbe di conseguire l’obiettivo finale dopo anni di sacrifici ?
Croce (6,5) – Ai più distratti sarà sfuggito quanto ha fatto, ma dovevano essere veramente molto distratti, perchè se il Messina, sotto le luminarie di Natale, guarda tutti dall’alto in basso, è anche merito suo, delle sue sportellate disinvolte e di qualche sontuosa giocata tecnica che ha messo i compagni spesso davanti alla porta. Al suo attivo due gol molto pesanti e alcuni assist di pregevolissima fattura in metà campionato dove vede il campo non sempre dall’inizio. Lascia il gruppo forse nel suo momento di maggiore incisività, quando la società ha comunque già deciso di alzare ulteriormente l’asticella della concretezza offensiva.
Leon (5) – Tanto rumore per nulla. Per settimane la società combatte contro i mulini a vento della burocrazia e si danna per farlo scendere in campo nella speranza che salvi l’umanità con la sola imposizione dei piedi. Ma quando mai. La punizione contro il Sambiase, pur decisiva, resta l’unico segno tangibile della sua esistenza in vita, e che giustifichi in qualche maniera la presenza a libro paga in riva allo Stretto. Frequenta malinconicamente gli unici settori disabitati di un fronte d’attacco da fuochi d’artificio, fino alla denuncia di scomparsa ai Carabinieri. La società lo accompagna con garbo alla porta dopo avergli preparato l’ultima merendina e lo mette con largo anticipo sul pulmino verso la colonia estiva, a fare i bagnetti.
Costa Ferreira (7) – Quatto gol per Pedro Miguel do Porto. In avvio di stagione gioca circa 15 secondi a partita riuscendo a segnare due gol di importanza gigantesca che lanciano il Messina in testa a punteggio pieno senza “se” e senza “ma”. Si ripete contro il Licata (gol e assist in pochi minuti di scorribande) e chiude a quota quattro con il “cadeau” del suo capitano che gli lascia battere un rigore a Pian del Lago. Fastidio continuo per chi è chiamato a controllarlo, pressa come un dannato seminando insofferenza nelle retroguardie avversarie. Proverbiali i suoi movimenti senza palla con il braccio a dettare il passaggio al compagno.
Corona (8) – Fin qui, vero trascinatore di un collettivo già ottimo ed umile motivatore a guardia della concentrazione di squadra, partita dopo partita. Non a caso, uno dei Re più amati della storia messinese, fatta eccezione per qualche giovane arbitro in cerca di inutili protagonismi. La sequenza di gol consecutivi si allunga minacciosa sulle aspettative dei prossimi avversari. Del girone d’andata conserviamo il ricordo di un giovane ragazzo ridotto a trottola umana nel tentativo di prendergli il pallone dai piedi ma anche la chiarezza dei concetti espressi ogni volta che gli si accende un microfono davanti.
Savanarola (6,5) – A suo agio negli inserimenti come una chiave nella toppa giusta, finisce per aprire con facilità le difese avversarie ed ha quel talento insolente di cui questa squadra aveva assolutamente bisogno per fare il giro di boa e procedere la marcia senza sgradite compagnie sul gradino più alto. Per di più, ha l’hobby gratificante dei calci piazzati, rigori compresi: hai visto mai che dovessero cominciare ad assegnarli anche a noi? Nella vita non si può mai dire.
Chiaria (6,5) – Cerca la porta calciando da ogni posizione, come fosse l’unica sua ragione tattica all’interno di questa squadra: e in effetti, è proprio quello che deve fare. Perno prescelto intorno al quale far ruotare la ricca giostra di centrocampisti offensivi, seconde punte ed esterni d’attacco, dovrà dimostrare di essere l’anello di congiunzione tra la manovra avvolgente e la rete che si gonfia senza tanti giri di parole.
Catalano (7) – Con un organico così, il rischio è di sbagliare le rotazioni di tutto il ben di Dio e non è un problema da poco, specie se devi vincere tutte le partite e guai se ne pareggi una. La scarsa amalgama di un gruppo totalmente nuovo contribuisce a farlo finire sotto la lente d’ingrandimento di critiche tutto sommato ragionevoli. Ne esce pian piano con un saggio silenzio e con il sudore del lavoro: la squadra cresce giornata dopo giornata e arriva sotto le sante feste con i motori “a tutta” e 38 punti che sono tanta roba. Dopo lo scippo di Cosenza, riconquista di nuovo il diritto a guardare gli avversari solo dallo specchietto retrovisore e finalmente, negli spogliatoi di Caltanissetta, a momenti gli scappa addirittura un sorriso di malcelata soddisfazione.
La società (8) – Stile e sostanza. I Lo Monaco e i loro numerosi collaboratori costruiscono dalle ceneri una squadra dalla cifra tecnica e caratteriale sovrabbondante per la categoria e per di più, si aggirano con le cesoie e tagliano tutto quello che non va o che non va abbastanza, con una invidiabile fermezza di polso e una rapidità di vedute da serie superiori. Savanarola e Chiaria sono due strenne natalizie che potranno tramortire definitivamente gli ultimi tenaci avversari di un campionato che in larga parte è stato già spinto verso il basso con autoritaria ferocia. La solidità economica e l’organizzazione sono meglio di una fideiussione, in vista della guerriglia prevista sui campi del girone di ritorno. Elmetto ben saldo in testa e avanti così, ‘che la strada è lunga ma la direzione è senz’altro quella giusta.
TBK (passionebiancoscudata.forumfree.it)
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Amichevole a Villafranca per il MESSINA

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UN ANNO DI MESSINA
Sulla base di un'idea lanciata già da qualche anno dalla nostra testata si rinnova l'appuntamento con il tradizionale speciale di fine dicembre con gli eventi che hanno contrassegnato i dodici mesi che stanno per andare in archivio. Ripercorriamo, così, in questa prima parte, le gesta dei giallorossi nel girone di ritorno del torneo di Serie D e l'attesa svolta a livello societario avvenuta alla vigilia dell'estate.
GENNAIO - Il 2012 del Messina si apre tra dubbi e perplessità. Il 4 gennaio la Corte di Giustizia Federale rinvia la decisione sul ricorso presentato dall’ACR contro la penalizzazione e dispone nuovi accertamenti da parte della Procura. Sarà il punto interrogativo che accompagnerà tutta la seconda parte di stagione. L’inizio del girone di ritorno non è dei migliori e vede i giallorossi pareggiare per la settima volta su nove fuori casa (0-0 a Caltanissetta contro la Nissa). Tutt’altro il rendimento casalingo. Al San Filippo Cocuzza e compagni spazzano via l’Acri, vice-capolista, con un sonoro 4-1. Per l’attaccante palermitano, a segno dopo il momentaneo vantaggio siglato da La Canna e protagonista anche nell’azione che porta all’autogol di Filippo, comincia un periodo d’oro. I centri di Grillo e del giovane La Corte consentono alla squadra di Bertoni di rimpinguare il bottino. Strepitoso l’esordio di Campanella: tre assist al suo attivo. Oltre all’ex Città di Messina vengono tesserati anche Alizzi, Dombrovoschi e Di Dio. In trasferta, incredibilmente, l’ACR continua a rovinare quanto di buono fatto in casa e a Lamezia, contro il Sambiase, il 22 incappa in una sconfitta firmata Okolie, già giustiziere all’andata. Ad incidere sull’andamento del match l’espulsione di Grillo. La vetta si allontana sempre di più, anche perché l’Hinterreggio liquida 4-0 la Valle Grecanica e allunga il vantaggio sulle inseguitrici, portandosi a +7 sulla seconda. Una settimana più tardi i giallorossi tornano al successo tra le mura amiche piegando in extremis (2-1) il Noto. Corona sblocca il risultato, Abdija fa 1-1, ma nel finale Biondo, in mischia, firma la rete decisiva. Un giorno nel quale capitan Coppola raggiunge quota 200 presenze con il Messina, traguardo festeggiato, prima e dopo la gara, con varie celebrazioni: “Se fosse dipeso da me non sarei mai andato via da questa città. Ogni volta ho provato un'emozione unica giocando per questi colori”.
FEBBRAIO – Ancora un volto nuovo dal mercato invernale per l'ACR che definisce l'accordo con l'under, classe '93, Alessandro Di Dio, ex Noto, Trani e Taranto. L'apposita Commissione Tesseramenti della Figc ritiene regolari le posizioni dei giocatori Calabrese e D’Angelo, oggetto dei reclami presentati dal Messina per le gare disputate contro etnei e biancoscudati. Entrambe le sfide si erano chiuse sullo 0-0. Dopo la pausa per gli impegni della Rappresentativa di Serie D al Torneo di Viareggio, con Rossi Pontello e Impagliazzo tra i convocati, la ripresa del torneo è fissata per il 12 febbraio. Al Tupparello di Acireale il Messina coglie la sua prima, attesissima, affermazione esterna (il successo fuori mancava da un anno). Protagonista Cocuzza, in rete dopo 8’. Intanto il sindaco Giuseppe Buzzanca, il massimo dirigente peloritano Lello Manfredi e l'imprenditore barcellonese Immacolato Bonina, che con il marchio "Sigma" è il principale sponsor del sodalizio, discutono a Palazzo Zanca delle prospettive del club e della grana legata al muro di contenimento che sovrasta la Tribuna Nord. Ci si attende un altro successo contro il Serre Alburni, al San Filippo, ma i cilentani strappano un punto, costringendo i giallorossi al primo pari casalingo. Sica porta in vantaggio gli ospiti, il solito Cocuzza fa 1-1. Nel finale il portiere Spicuzza sbarra la strada agli attaccanti del Messina. Il 25 febbraio, in diretta tv, nuovo 1-1 a Palazzolo. Gol-lampo di Corona sugli sviluppi di un corner, Panatteri riequilibra le sorti dell’incontro. I peloritani vengono poi penalizzati dalla clamorosa svista dell'arbitro che annulla la rete di Cocuzza per una inesistente carica di Occhipinti ai danni del portiere. Re Giorgio esplode: "Il mio gol purtroppo non è servito. Non siamo stati bravi e fortunati a vincere e sono deluso da quello che è accaduto per il gol annullato a Cocuzza, forse diamo fastidio a qualcuno".
MARZO - Il 4 marzo, però, la formazione di Bertoni sfrutta a pieno la chance offerta dallo scontro diretto con l’Hinterreggio, riaprendo i giochi in chiave promozione. La capolista viene stesa 3-2, con la doppietta dell'ispiratissimo Cocuzza ed una rete di Corona in avvio di ripresa. Ai calabresi non bastano le marcature di Impallari per il momentaneo pari e di Palumbo, in gol con una splendida punizione dal limite. I biancazzurri, con una gara in meno, sono a +1 sull’Adrano e vantano sette lunghezze sul Messina, che paga gli effetti della penalizzazione. La squadra cresce e dimostra di trovarsi a proprio agio anche in trasferta, cogliendo sei punti nelle successive due gare sui campi di Nuvla San Felice (0-2) e Marsala (0-1). In Campania Caldarella riprende la corta respinta del portiere sul rigore battuto da Cocuzza e apre le marcature, Corona chiude i conti. Più difficile il match disputato il 18 marzo al “Lombardo Angotta”: di Cocuzza il gol partita. E’ il miglior momento stagionale del Messina che approfitta del doppio turno casalingo per risalire ancora in classifica. La Valle Grecanica viene battuta per 2-1 al San Filippo con le reti di Occhipinti e Cocuzza. Inutile la firma di Citro per gli ospiti. I giallorossi, sempre più in palla, chiamano a raccolta i propri tifosi. Il 30, al cinema Apollo, viene presentato "Avanti scudati", lo spot con protagonista Carmine Coppola.
APRILE - Il 1° aprile niente scherzi: un Messina straripante travolge il Licata. Nel primo tempo, a segno Corona, nella ripresa Grillo dal dischetto, Cocuzza e Coppola su punizione. La sfida di Cosenza (altra diretta tv), nel turno pre-pasquale, potrebbe essere quella della svolta. In Calabria, però, i giallorossi, reduci da cinque vittorie consecutive, sbagliano l’approccio e crollano sotto i colpi della squadra di Napoli. Longobardi porta in vantaggio i padroni di casa al 41' del primo tempo, Parisi raddoppia in avvio di ripresa. Impagliazzo riporta gli ospiti in partita, ma le espulsioni di Rossi Pontello e Grillo decretano la fine anticipata del match. Arcidiacono (doppietta) chiude i conti nel finale. A far aumentare i rimpianti la sconfitta dell’Hinterreggio a Sant’Antonio Abate. Fanno festa i rossoblu, a -3 dalla vetta. Le speranze di rimonta si assottigliano, anche perché la Corte di Giustizia Federale ritiene validi i tesseramenti dei calciatori Tindaro Calabrese dell'Adrano ed Angelo D'Angelo della Nissa, acquistati dal Vittoria e schierati nelle due sfide contro i peloritani, terminate sul campo in parità. Al San Filippo Coppola e compagni non sbagliano un colpo e conquistano la tredicesima affermazione casalinga superando 2-1 la Battipagliese nella giornata posticipata di una settimana per la tragica scomparsa del calciatore del Livorno, Piermario Morosini. Corona, al 93', fa esplodere lo stadio. In precedenza Mallardo aveva replicato alla quindicesima marcatura stagionale di Cocuzza. Il Messina, che incredibilmente non conosce ancora l’esito del ricorso sulla penalizzazione, vuole comunque giocarsi le proprie carte sino in fondo. Manfredi non molla: "Ci crederemo fino all’ultimo, meriteremmo quantomeno di giocare uno spareggio per la promozione. Senza la penalizzazione saremmo primi in classifica”. Il 25 aprile, contro il Sant'Antonio Abate, arriva però una sconfitta che non lascia più spazio ai sogni di gloria. Aliperta porta in vantaggio i campani, ma nella ripresa si scatena Corona (due reti): risultato ribaltato. Un inesistente rigore concesso dall’arbitro Vaccher (Re Giorgio e Cecere espulsi) alla formazione di Cimmino cambia il corso del match, con Vitale che trasforma dal dischetto e poi sigla il definitivo 3-2 in azione di rimessa. Il gruppo di Bertoni accusa psicologicamente la botta. Con l’Adrano degli ex Catania e Pasca (entrambi a segno) è 2-2 al San Filippo. Non bastano Campanella e Cocuzza (rigore). Intanto l’Hinterreggio scivola in casa con la Nissa (0-2), ma festeggia la storica promozione in Seconda Divisione grazie al pari del Cosenza. Ora c'è anche il conforto della matematica. Si comincia, così, a pensare al futuro. Il presidente dell’ACR lancia un chiaro messaggio: "Pronti ad unire le forze con altre realtà ma restiamo la prima squadra. Se il progetto comune sarà serio ci faremo da parte, l'alibi legato alle pendenze non deve più esistere. L'attuale proprietà è infatti disposta ad accollarsi tutto il passivo ed a saldarlo nell'arco di una o due stagioni”.
MAGGIO - Quasi una beffa: la Corte Federale accoglie parzialmente il ricorso dell’ACR che guadagna quattro punti in classifica (da -7 a -3). Soddisfatto il legale Mattia Grassani: "Impossibile ottenere di più". La formazione allenata da Bertoni scavalca Battipagliese e Palazzolo e riconquista il terzo posto. Nell’ultimo atto del campionato, però, i giallorossi incappano in una prestazione pessima. Dopo 17 sconfitte di fila il Cittanova, fanalino di coda del torneo, interrompe la serie nera, imponendo lo 0-0 a Cocuzza e compagni. Un risultato inaccettabile da ogni di punto di vista, anche perché obbliga il Messina a chiudere quarto in graduatoria a quota 56 (senza il -3 la squadra peloritana avrebbe chiuso con 59 punti come il Cosenza a una lunghezza dall'Hinterreggio) e a disputare in trasferta la semifinale playoff sul campo della Battipagliese per via della differenza reti negli scontri diretti. Duro il presidente Manfredi: "Chiediamo scusa ai tifosi. Abbiamo rovinato un campionato”. Dopo il bel successo in rimonta per 3-1 al "Pastena" (Mallardo, Grillo e un doppio Corona i marcatori), la corsa termina al San Vito. Stesso copione dell’incontro di aprile: Marano, Arcidiacono e Fiore regalano la qualificazione al Cosenza. Con un secco ko per 0-3 si chiude la stagione dell’ACR. L’imperativo è adesso programmare per tempo il futuro evitando di vivere l’ennesima estate calda. Pietro Lo Monaco conferma il suo interessamento alle sorti del club: "Se posso dare una mano lo farò volentieri. Sono per il rilancio del calcio in determinate zone in cui al momento è sottozero, soprattutto in una terra in cui vivo e mi trovo bene".
GIUGNO - Il gruppo Lo Monaco, che ha gestito il Milazzo, nell'ultimo biennio raggiunge un'intesa preliminare per l'acquisto dell'intero pacchetto azionario dell’ACR Messina, accollandosi i debiti pregressi. L'operazione ha ottenuto anche il via libera del sindaco Buzzanca. Anche Bonina, però, aveva rotto gli indugi, incontrando Manfredi. Il 12 giugno viene ufficializzato il passaggio di consegne al gruppo Lo Monaco (inizialmente per il 67% delle quote) "avvenuto a costo zero per gli acquirenti, con la rinuncia integrale, da parte dei soci dell'ACR, alle somme anticipate e versate nel corso della stagione da poco conclusasi e che ammontano a circa 400.000 €. Il gruppo Lo Monaco, nel contempo, acquisendo le quote provvederà al pagamento dei debiti restanti" si legge nella nota. Il tutto al termine dell’incontro fiume tenutosi nello studio del notaio Nunzio Arrigo, con partecipanti Niki Patti, Giovanni Di Bartolo, Vincenzo Lo Monaco, Lello Manfredi e Isidoro Torrisi. Vincenzo Lo Monaco annuncia la scelta di Torrisi come presidente e di Fabrizio Ferrigno in qualità di direttore sportivo: "Vogliamo riportare l'ACR nel grande calcio ed entrare nel cuore della gente. Preferiamo lavorare con chi sa come operiamo". Manfredi: “Il Messina è in mani sicure”. Il 16 è il giorno del battesimo ufficiale presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca in un bagno di folla data la massiccia presenza della tifoseria. Applausi scrocianti per Pietro Lo Monaco, l’uomo più atteso: “Avevo già deciso da tempo di voler avviare quest’avventura per cercare di rilanciare il calcio nella città di Messina. Vogliamo creare una realtà solida”. Qualche giorno dopo, al San Filippo, è la volta della presentazione per ds e allenatore. A guidare la squadra sarà Gaetano Catalano, anch’egli reduce dall’esperienza a Milazzo: “Arrivo in una piazza dove c'è tanta voglia di far bene, sarà un'esperienza stimolante. Vincere non sarà facile, tutte daranno il massimo contro di noi”. Il Messina, dopo anni difficili, può finalmente guardare avanti con serenità.
fine prima parte
di Alessandro Calleri (29 Dicembre 2012) messinasportiva.it
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UN ANNO DI MESSINA (II^ parte)
Sulla base di un'idea lanciata già da qualche anno dalla nostra testata si rinnova l'appuntamento con il tradizionale speciale di fine dicembre con gli eventi che hanno contrassegnato i dodici mesi che stanno per andare in archivio. Ripercorriamo, così, in questa seconda parte, le gesta dei giallorossi, dall'estate caratterizzata dal cambio ai vertici societari e dal pre-campionato del gruppo guidato da Catalano con tanti volti nuovi (riconfermati i soli Corona e Cocuzza) alla cavalcata verso il titolo d'inverno.
LUGLIO – Il Messina per la stagione 2012-13 prende sempre più corpo, tra ritiro estivo e calciomercato come non accadeva ormai da tantissimi anni. Ingaggiati il difensore Antonio Cucinotta, l’esterno sinistro Peppe Quintoni e il centrocampista Rosario Bucolo, tutti provenienti dal Milazzo. Il ds Ferrigno è raggiante: “Presi tre pezzi pregiati”. I più emozionati sono i due messinesi, Quintoni e Cucinotta: “Giocare nel Messina, da messinese, è un sogno che si avvera oltre che un grande onore” dice il primo. Il secondo: “Posso ritenerlo un ritorno perché anni fa avevo sfiorato il debutto in prima squadra”. Confermati della vecchia rosa Giorgio Corona e Salvatore Cocuzza: "Vogliamo riportare il Messina tra i professionisti" affermano i due attaccanti. Mimmo Giampà, ex centrocampista dell’allora FC, sembra vicino al clamoroso ritorno in riva allo Stretto: sfumerà tutto qualche settimana dopo. Per la difesa arrivano i giovani Caldore e Caiazzo, oltre al portiere Lagomarsini dal Genoa, ma è in avanti che il ds Ferrigno mette a segno il colpo a sensazione. Il 21 viene annunciato, infatti, l’arrivo di Julio Cesar Leon, 32enne honduregno, che vanta una militanza decennale in Italia con le maglie di Reggina, Genoa, Parma e Torino. Due giorni più tardi, in occasione del primo allenamento della squadra, il centroamericano, accompagnato dal procuratore Guido De Domenico, dice: “Spero di dimostrarmi all’altezza e di dare una mano per riportare questa squadra nelle categorie che merita. Mi calerò con umiltà in questa categoria, nella quale non sarà facile affrontare squadre che giocheranno alla morte. Promesse sui gol non ne faccio: dico che darò semplicemente il massimo”. Poi sotto la curva, osannato dai tifosi, è protagonista del primo show a suon di palleggi. Arriva, inoltre, l'attaccante, classe 1986, Antonio Croce nella scorsa stagione con il Celano in Seconda Divisione. Il gruppo si trasferisce a Taverna, centro della provincia di Catanzaro, per proseguire la fase di preparazione. Il 31 luglio la prima amichevole: l'ACR si impone 12-2 contro la formazione locale, triplette per Corona e Cocuzza.
AGOSTO – I giocatori agli ordini di Catalano continuano i test. Battuto 5-0 il Sersale. In gol Quintoni, Croce (doppietta), Leon e Cocuzza. Lasciato il ritiro di Taverna, i peloritani proseguono il lavoro in Abruzzo, a Castel di Sangro, in vista del prossimo torneo. Intanto vengono perfezionati due importanti innesti per il reparto arretrato: Agatino Chiavaro e Giovanni Ignoffo, entrambi con una lunga esperienza tra i professionisti. Dopo lo 0-0 con l’Arzanese, i giallorossi sono vittoriosi per 1-0 sull’Amiternina grazie alla marcatura di Quintoni. Il 19, dopo la pausa ferragostana, nuova amichevole con la Tiger Brolo: gli uomini di Catalano vengono bloccati sull'1-1 dalla formazione neopromossa nel campionato di Eccellenza. A segno Leon, il cui transfer tarda ad arrivare: l’esordio è a rischio (sarà una lunghissima attesa). Il 26, in Coppa Italia, la prima della nuova stagione. Avversario, al San Filippo, il Comprensorio Normanno. Il match si sblocca in avvio di ripresa: impeccabile la trasformazione dal dischetto di Corona, steso ingenuamente in area da un avversario. A dieci minuti dal termine lo imita Cocuzza, che sfrutta un altro penalty conquistato dal sorprendente Parachì ribattendo la sfera in rete dopo la respinta del portiere. Il 29, con il campionato ormai alle porte, viene annunciato l’arrivo di Stefano Maiorano, centrocampista ex Ancona. Un altro tassello importantissimo per il Messina che punta alla promozione.
SETTEMBRE - Il 2 settembre l’ACR supera 2-0 l’Acireale nel turno inaugurale di Serie D. In avvio di ripresa Corona e Cocuzza bissano le marcature già siglate in Coppa Italia una settimana prima. Le novità si susseguono: Paolo Giuliano è il nuovo dg, Failla il direttore organizzativo. Il 46enne siracusano è stato presidente del Priolo Basket per sette stagioni e direttore generale ed amministratore delegato del Siracusa dal 2004 fino a pochi mesi fa. Dal mercato arriva anche il centrocampista portoghese Pedro Miguel Costa Ferreira. Il neo acquisto è subito decisivo: grazie a lui il Messina si impone per 2-1 in extremis al "Palatucci" di Noto e resta una delle tre squadre a punteggio pieno, a pari merito con Savoia ed Agropoli. Padroni di casa in vantaggio nel primo tempo con Merito, peloritani in rete con Parachì e con l’ex Ancona, praticamente a tempo scaduto, a segno qualche minuto dopo il suo ingresso in campo. Il copione si ripete una settimana dopo: al San Filippo contro l’Agropoli è ancora il portoghese a firmare all'ultimo assalto la rete del successo dell'ACR, che si conferma in vetta a punteggio pieno con il Savoia. Nel primo tempo Chiavaro aveva replicato al momentaneo vantaggio siglato da Sekkoum. Il 23, sul campo in terra battuta di Ribera, la prima inattesa battuta d’arresto. Gli agrigentini vincono per 3-0 con le reti, tutte nella ripresa, di Licata, Omolade ed Erbini. Non c’è tempo per pensare al pesante ko perché al mercoledì si gioca in Coppa Italia contro il Città di Messina. Nella prima di due stracittadine ravvicinate la squadra di Rando prevale al “Celeste” con una punizione gioiello di Giardina, eliminando dalla competizione la formazione di Catalano. La rivincita sabato 29 al San Filippo e in diretta tv: finisce 2-1 per Corona e compagni che giocano con tutt’altro piglio e vanno a segno con Parachì, sempre rapido negli inserimenti, e Chiavaro, abile a sfruttare la libertà concessagli su calcio piazzato. Saraniti firma il gol del Città di Messina. Entrambe chiudono in 10 per le espulsioni di Cucinotta e Cammaroto.
OTTOBRE – Il 7 ottobre a Paola, contro il Montalto, il Messina non va oltre l’1-1 nonostante l’esordio di Leon che ha visto finalmente risolti i problemi di tesseramento. Iannelli replica a Croce, al suo primo gol in giallorosso. La Gelbison è sola in vetta al campionato. Il 14 i peloritani incappano in un altro pomeriggio con più luci che ombre e per la prima volta non conquistano l’intera posta dal San Filippo. Il Comprensorio Normanno strappa lo 0-0. Complice il cambio di modulo (si passa al 4-4-2) la squadra trova maggiori equilibri e si impone nettamente a Palazzolo per 3-0, riducendo ad un punto il gap dal primo posto. Corona, autore di una doppietta, trascina i suoi in una gara senza storia. In rete anche Cocuzza, al rientro tra i titolari. Il 28 ottobre, con la capolista Gelbison che cade in casa della Nissa, rimediando il suo primo ko stagionale, il Messina ne approfitta e balza al comando in virtù dell’1-0 rifilato alla Vibonese. A decidere il confronto è il difensore Ignoffo, a segno sugli sviluppi di un calcio piazzato. Una rete pronosticata, alla vigilia dell’incontro, dal dg Paolo Giuliano, prontamente ringraziato dal giocatore.
NOVEMBRE – Il mese si apre con lo scontro diretto tra Gelbison e Messina. Al “Morra” la compagine di Erra affonda (2-0) gli avversari e si riprende, dopo appena una settimana, lo scettro di capolista. Nella ripresa sono Grimaudo e Senè a siglare le due reti per i padroni di casa, con gli ospiti che si mordono le mani per la clamorosa chance sprecata, a porta libera, da Ferreira sullo 0-1. L’11 novembre il riscatto, tra le mura amiche, contro il Sambiase. Per risolvere una sfida che, dopo uno scialbo primo tempo, si stava pericolosamente incanalando sui binari di un pareggio, ci vuole una prodezza, su punizione, di Leon. L’honduregno, tanto atteso, è alla prima (e rimarrà unica) rete con il Messina. Il giallorossi si ripetono vincendo col minimo scarto anche a Cava, grazie ad un gol di Corona, entrato solo nella ripresa per via di qualche problema fisico. Un match al quale non prende parte Maiorano, fermato per tre turni dalla Disciplinare per irregolarità di un precedente tesseramento. La vetta è distante sempre un punto. Il 25 novembre, poi, i peloritani travolgono il Licata al San Filippo con una prestazione super: Corona sbaglia un rigore ma si fa successivamente perdonare siglando l’1-0. Parachì, con una splendida conclusione dalla distanza, raddoppia. Pasca dimezza lo svantaggio, ma Ferreira e Cocuzza si scambiano cortesie e chiudono i conti per il definitivo 4-1. A far notizia, però, è la clamorosa reazione di Leon che non accetta la sostituzione e manifesta il suo disappunto scalciando il tunnel che conduce agli spogliatoi. Catalano replica: “Ho fatto il bene della squadra”. Il 27 giunge l’ufficializzazione della rottura con l’honduregno che non si è mai calato a pieno nella categoria: contratto rescisso e addio dopo quattro mesi da dimenticare.
DICEMBRE - Il 3 dicembre, sotto il diluvio, il Messina piega per 2-1 la resistenza del Savoia. A sbloccare le marcature ci pensa Croce che, schierato da titolare al posto di un Corona ancora non in perfette condizioni, sfrutta al meglio l’assist di Bucolo e può far esplodere la sua gioia per la prima rete davanti al pubblico amico. A sorpresa, nel secondo tempo, i campani trovano il gol del pari con il Savarese. Ci pensa ancora Re Giorgio: entra dalla panchina e trova il gol del successo con un’insistita azione personale su sponda di Croce, battendo in due tempi il portiere. Con tre punti di vantaggio sul Cosenza i giallorossi preparano nel migliore dei modi il big match del San Vito. Giorno 4, intanto, con la finestra di mercato che si è appena aperta, dal Comprensorio Normanno giunge Giuseppe Savanarola, talentuoso centrocampista offensivo autore già di nove marcature. Un vecchio pallino del ds Ferrigno che lo ha strappato ad un’agguerrita concorrenza. Il 9 dicembre, però, sono i rossoblu a prevalere, come nel passato campionato. La squadra di Gagliardi va in gol con due conclusioni da fuori di Guadalupi e Mosciaro. Il Messina recrimina in avvio di ripresa per un clamoroso fallo da rigore non sanzionato su Croce e deve subire il 3-0 di Salvino. A questo punto viene fuori l’orgoglio dei giallorossi che riducono le distanze con Quintoni (su punizione) ed il rapace Corona, entrato dalla panchina insieme al neoacquisto Savanarola. L’arbitro Candeo di Este finisce sotto accusa anche per un recupero non giocato fino in fondo e il 3-2 conclusivo premia eccessivamente i calabresi che raggiungono così in vetta il Messina. Il mercato porta ancora grandi sorprese. Il 13 l’ufficializzazione dell’arrivo di una nuova punta: è Roberto Chiaria, trascinatore del Milazzo nell’ultimo torneo di Seconda Divisione, ex Ischia. Lascia, invece, Antonio Croce. Negli ultimi 180’ del girone d’andata il Messina centra il bottino pieno: prima Corona stende il Ragusa con un tiro al volo sugli sviluppi di un corner decidendo un'altra sfida contrassegnata da sviste arbitrali, poi la Nissa imbottita di juniores viene travolta al "Tomaselli" per 4-0 con gol di Savanarola, Chiaria, Corona (sei centri consecutivi, nove totali) e Ferreira. La squadra di Catalano (protagonista anche fuori dal campo con alcune significative iniziative benefiche) va al giro di boa a quota 38, da campione d’inverno, con tre punti di vantaggio sul Cosenza e quattro sulla Gelbison, entrambe sconfitte nell’ultima giornata. La caccia al ritorno tra i professionisti, dopo cinque campionati di Serie D, ripartirà da qui il prossimo 6 gennaio. I tifosi non aspettano altro: il 2013 deve essere l’anno giusto.
fine
di Alessandro Calleri (29 Dicembre 2012) messinasportiva.it
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UNA GIORNATA...GIOIOSA...
Che dire...alle 14 mi dirigo al campo per i preparativi. Nel frattempo altri ragazzi del gruppo accolgono il pullman dei giocatori all'ingresso del paese e lo accompagnano al campo. All'arrivo della squadra ci scambiamo i saluti e loro con molta professionalità dopo essersi cambiati negli spogliatoi escono e scambiano parole, battute con noi, si fanno foto, ecc...Dopo un pò iniziano il riscaldamento, altrettanto fa la squadra locale, i cui giocatori approfittano per farsi anche qualche foto con il Messina. Nel frattempo arriva la società con Vincenzo Lo Monaco in testa e poi un gruppetto dei ragazzi ggr di Messina e con loro anche 4 dei lions (grandi!) che inizialmente vengono anche loro all'ingresso degli spogliatoi, poi ci dirigiamo tutti verso la tribuna dove viene sistemata la pezza ggr e quella dei lions. Lo striscione gioventù grande rimane davanti agli spogliatoi, così come la pezza ggr gioiosa marea. Alle 15,30 inizia la partita, non mi ricordo assolutamente le formazioni , comunque ovviamente è stato un autentico allenamento, non mi ricordo neanche i marcatori, prestazione ovviamente ottima. In tribuna comunque c'è un clima tranquillo, si beve birra a volontà e si mangia, persone presenti in totale circa 300. A fine partita si è proceduto davanti agli spogliatoi all'estrazione di 20 coupon per assistere alla gara con il noto, di 5 magliette del Messina e di 5 magliette ggr. All'estrazione si partecipava con un biglietto dato all'ingresso del campo, dopo l'offerta di beneficenza. Alla fine dell'estrazione noi del gruppo assieme alla squadra ci siamo diretti in noto locale del paese dove c'è stato un buffet assortito, praticamente un cenone di capodanno, con alla fine pasticcini giallorossi e 3 torte. E' stata anche un'occasione per scambiare due parole con giocatori, allenatore, ecc... Catalano ha riso abbastanza oggi eh...Verso le 20 salutiamo la squadra che si dirige a patti dove poi prenderà l'autostrada per Messina e poi ci salutiamo noi e ci facciamo gli auguri.
salvo988 (passionebiancoscudata.forumfree.it)
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Acireale-MESSINA: i convocati

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Acireale-MESSINA 0-1: Mister a confronto
 
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Acireale-MESSINA 0-1: Parlano i protagonisti

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MESSINA-Noto: il botteghino

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Messina, nell’allenamento odierno gruppo ancora al completo
Ancora gruppo al gran completo per il Messina nel penultimo allenamento settimanale. Stamattina, al “Fagnani” di Villafranca, quindi, tutti a disposizione di Catalano. Per la gara contro il Noto, a questo punto, si va verso la conferma della formazione schierata ad Acireale. Osservati speciali Caldore e Di Stefano, in ballottaggio per il ruolo di esterno
5righe.it
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MESSINA-Noto 2-0: i due tecnici a confronto

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MESSINA-Noto 2-0: La soddisfazione dei protagonisti

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Lagomarsini (6,5) – Uscite coraggiose su ogni pallone alto - manna per i compagni - e respinta sicura sull’unica conclusione pericolosa. Nel secondo tempo i tiri sono così “telefonati” che basterebbe una segreteria automatica, ma con le zolle di Fantozzi sempre in agguato è il caso di tenere gli occhi aperti. Non soffre il solletico e conclude la giornata senza affanni.
Caiazzo (6) – Ad ogni sganciamento in attacco corrisponde, per sua sfortuna, una palla persa dai suoi compagni che lo costringono ogni volta a maledire il momento in cui ha deciso di farsi 50 metri di campo, visto che li deve rifare al contrario per recuperare la posizione. Nel secondo tempo di caotico “nulla” appare sempre sul pezzo, forte di una fase difensiva che può contare su partners di rilievo.
Di Stefano (6) – Sulla corsia di sinistra Catalano continua a mescolare gli ingredienti e stavolta tocca a lui. Deve concedere qualcosa ad avversari più esperti ma non demerita, proponendosi anche palla al piede.
Bucolo (6,5) – Nel secondo tempo da slow-motion lui continua a correre a velocità normale, cioè al doppio rispetto a tutti gli altri. Scatena l’arpione tra le gambe avversarie con frequenza da mitragliatrice e, come si suol dire, gli fa sentire la presenza. Stiamo due a zero ma non siamo ancora usciti dal campo.
Chiavaro (6) – Costretto al forfait dopo mezz’ora di solidi interventi. L’ecografia lo assista.
Cucinotta (6,5) – “Rompere il vetro in caso di emergenza”. Catalano lo fa ed eccolo pronto a scendere in campo con le batterie già sotto carica: ardore a palate e tanta sostanza di cui la squadra aveva assoluto bisogno. Rimedia un’ammonizione più che evitabile.
Ignoffo (6,5) – Duella con chiunque passi dalle sue parti e governa senza sbavature la difesa in una metà-campo più affollata del solito, dove però, alla fine della giostra, non succede niente di niente. Anche grazie a lui.
Parachì (6,5) – Un difensore lo placca in area e ne scaturisce qualcosa che è merce rara da queste parti: addirittura il secondo (!) calcio di rigore del campionato. Con un cross sbagliato rischia poi di uccellare personalmente l’estremo ospite, ma sarebbe stato troppo. Alterna come di consueto corsa e tecnica e qualche pallone perso anche perché i compagni troppo spesso lo osservano senza fornirgli buone idee per liberarsi del pallone.
Cicatiello (6) – Nel finale sonnacchioso, con il risultato già in giaccio, ci mette l’attenzione che serve per evitare che la squadra si addormenti del tutto in attesa di una botta di vita dalle parti di Lagomarsini. Ma anche no. Allora prova ad andare al tiro, per vedere se anche il portiere ospite è ancora sveglio.
Maiorano (6,5) - Primo tempo a suggerire e ripartire, entrando dalla porta principale nelle azioni più pericolose. Secondo tempo in trincea a rompere le trame bizantine messe su dal Noto che avrebbe addirittura la pretesa di rendersi pericoloso.
Corona (6,5) - Va bene la comodità dell’mp3, ma vuoi mettere il suono di un bel vinile? E’ un’altra cosa. Stop felpati e piroette sapide, dispensando pillole di ben altro calcio. Trasforma il rigore e sfiora la doppietta da urlo calciando al volo. Smette la fascia di capitano lasciandola al subentrante Cocuzza (6), chiamato in causa negli ultimi compassati minuti di gara. Meglio di niente.
Chiaria (6) - Scritturato con la qualifica di palla d’acciaio per la demolizione degli edifici, rimane in cantiere fino al 90°, anche se ogni cosa è già stata rasa al suolo per le vie brevi dai suoi compagni nel primo tempo. Scodella sul piede di Corona un assist niente male. Nel secondo tempo la squadra si abbassa, smonta i remi dalla barca e li mette nel garage e lui si abbandona ad una vigile solitudine con poche briciole di palloni vaganti dalle sue parti. Non deve essere stato esattamente un pomeriggio emozionante, vittoria a parte.
Savanarola (7) - Basta con il solito banale coniglio bianco: dal suo cilindro Peppe tira fuori una prodezza antologica che vale da sola il prezzo del biglietto, la benzina per raggiungere il San Filippo e i piedi a mollo nella foresta pluviale che ormai prolifera tra i gradoni ad ogni minima pioggia. Aggira l’avversario con un “tocco sotto”, lasciandolo lì come fosse un peluche di Hello Kitty e appena il pallone fa un rimbalzo, scatena un siluro sotto la traversa del povero Vezzani che può solo allargare le braccia. Sul 2-0 il sipario cala sull’incontro con larghissimo anticipo, ma nessuno degli spettatori se ne lamenterà. Mai banale, spesso imprendibile, come le storiche pastiglie Valda: “così piccolo, così grande”.
Catalano (6,5) – Ennesima vittoria, a filo di acceleratore, senza fronzoli e senza l’onta di un gol: ha già mangiato il panettone e naviga a gonfie vele verso l’uovo di Pasqua: la sua ciurma balla (senza i lupi) sul tipico mare in burrasca del girone di ritorno ma lui ha le carte nautiche giuste per sapere dove andare. Avanti tutta, rotta verso Agropoli. Avanti, Scudati!
TBK (pssionebiancoscudata.forumfree.it)
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Il MESSINA prepara la trasferta ad Agropoli

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Agropoli-MESSINA 0-1: i due tecnici a confronto
 
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Agropoli-MESSINA 0-1: la voce dei protagonisti in campo
 
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Il Messina incontra studenti di Giostra
''Il valore dello sport e il rispetto delle regole''. Sarà questo il tema di un breve ma intenso dibattito che si terrà venerdì 25 gennaio alle ore 12,30 presso il 16° Istituto Comprensivo ''Villa Lina-Ritiro'' (plesso Vann'Antò). Il direttore generale con delega al marketing del Messina, Vincenzo Lo Monaco, insieme con una rappresentanza di calciatori, si confronterà con gli allievi della scuola secondaria di I grado "Vann'Antò" e con alcuni docenti sull'importanza dello sport in particolare in una città come la nostra.
Il Messina inoltre - al fine di avvicinare ulteriormente i giovani alla squadra giallorossa - ha invitato gli studenti della scuola ''Vann'Antò'' ad assistere all'incontro di calcio, in programma domenica 27 gennaio (ore 14,30) allo stadio ''San Filippo'', fra i peloritani e il Ribera.
acrmessina.it
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Infrasettimanale al "Fagnani" di Villafranca
 
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MESSINA-Ribera: il botteghino
 
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Salve a tutti. Ho avuto modo di ascoltare l'intervista che, Vincenzo Lo Monaco ha rilasciato ieri durante la visita ai ragazzi della scuola Vann'Antò, é stato veramente un piacere sentirlo parlare. Ha detto cose verissime, partendo dal calcio ed arrivando al sociale e proiettandosi al domani, con quelli che diventeranno i futuri ultras del MESSINA. Dallo Sport alla legalità, il rispetto delle regole necessario sia nel calcio che nella vita. Bravo veramente, ha dimostrato di possedere le doti innate di un vero manager. I ragazzi di questa scuola ti ringrazieranno e non dimenticheranno, perché il MESSINA é andato a trovarli a casa loro, dove difficilmente arrivano gli uomini delle istituzioni, se non quando ce da chiedere qualcosa....... senza mai dare nulla in cambio, punti di riferimento sono solo la scuola e l'oratorio.Oggi il MESSINA ha dato loro, certamente, un sorriso.
FORZA MESSINAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
giomalam (passionebiancoscudata.forumfree.it)
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Calcio e Sociale...

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MESSINA-Ribera: i convocati

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MESSINA-Ribera 2-1: la voce dei goleador

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MESSINA-Ribera 2-1: Vista dalle rispettive panchine

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MESSINA-Ribera 2-1: riflessioni societarie

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Il MESSINA riprende la preparazione in vista della stracittadina

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CdM-MESSINA: i convocati Biancoscudati
 
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NOI SIAMO...LA STORIA !!!
Certe cose fanno parte della tua Storia, del tuo tessuto , il Celeste è una parte di noi. Tutti abbiamo dei ricordi degli aneddoti che lo hanno visto protagonista, mi sembra ieri di sentire la mano di mio padre che stringeva la mia , per accompagnarmici, nonostante a lui non piaceva molto il calcio mi portava e doveva tenermi a freno perché io volevo stare "a menzu o buddellu" . Sembra ieri che prendevo un treno di nascosto da Villafranca a soli 10 anni con mio cugino di 11 , per vedere Messina-Cesena ,sembra ieri che finalmente mio cugino più grande mi portava con i suoi amici a vedere , il Messina di Trimarchi , di Ingemi etc, e poi i 16 anni l'indipendenza i Nuclei la transenna che era un fuoco ,Gaetano che ci additava come esempio, i brutti ricordi, vedere qui vigliacchi che entravano nella nord e strappavano lo striscione , TONINO.Ma anche le gioie la promozione in B più di quella in A, le tante partite senza sconfitta , il tifo che spostava la palla. Secondo voi chi ha vissuto tutto ciò come può minimamente interessarsi del cdm, c'è troppa storia li dentro per poter minimamente pensare a chi di storia ne ha davvero poca ...
Roberto Gravagno
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CdM-MESSINA 0-0: le impressioni dei rispettivi vertici societari nel dopo gara


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CdM-MESSINA 0-0: la disamina dei due tecnici

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CdM-MESSINA 0-0: la voce dei protagonisti

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RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI AL "FAGNANI"
Archiviato il pareggio del ''Celeste'' di domenica scorsa, il Messina ha ripreso questo pomeriggio gli allenamenti al "Fagnani" di Villafranca. Una settimana di lavoro che non si discosterà rispetto alla tradizionale programmazione, in vista della sosta del campionato. I ragazzi di mister Catalano lavoreranno fino a sabato, con l'intermezzo di un'amichevole contro una formazione di Seconda categoria di Rometta in programma giovedì pomeriggio al ''San Filippo'', prima dei due giorni di riposo, domenica e lunedì, concessi alla squadra. Ripresa il prossimo martedì, per preparare la partita casalinga contro il Montalto. Nella seduta odierna, molto possesso palla, con due partitelle a metà campo intervallate da una serie di torelli. Unici assenti, Ettore Lagomarsini, che ha eseguito lavoro differenziato per un leggero problema muscolare, ed Agatino Chiavaro, ancora a riposo, per il quale si sfrutterà la sosta di campionato in modo da riaverlo in campo nel prossimo turno di campionato. Domani doppia seduta, con allenamento mattutino in palestra al ''San Filippo'', e pomeriggio a Villafranca.
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Amichevole infrasettimanale per il MESSINA
 
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PRESENTATO IL NUOVO INNO DEL MESSINA
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Sugnu Missinisi!!!
 
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MESSINA-Montalto: il Botteghino
 
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Ripresa la preparazione dopo la sosta
 
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Il MESSINA prepara la sfida al Montalto e fa le prove in famiglia al Fagnani di Villafranca


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MESSINA-Montalto: i convocati

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MESSINA-Montalto 4-2: le interviste del dopo gara
 
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MESSINA-Montalto 4-2: altre interviste
 
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GIOVEDI TRIANGOLARE A ROCCA DI CAPRILEONE
Ci sarà anche il Messina giovedì 21 febbraio alle 16.30 per l'inaugurazione del nuovo stadio Comunale a Capri Leone.
La società peloritana affronterà in un triangolare tutto messinese le formazioni di Orlandina e Rocca di Capri Leone. Le tre squadre che si fronteggeranno nel giorno del battesimo del nuovo campo sono garanzia di spettacolo e divertimento. Tutte, infatti, occupano la prima posizione dei rispettivi campionati (Promozione per l'Usd Rocca di Capri Leone, Eccellenza per l'Orlandina Calcio e Serie D per il Messina).
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I convocati per l'anticipo di Paternò

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Paternò-MESSINA 0-0: le interviste

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MESSINA-Palazzolo: il botteghino

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Ripresa la preparazione

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Il Messina incontra studenti della Manzoni
Il Messina... torna a scuola. Dopo la bella esperienza con i ragazzi della Vann'Antò, il dg Vincenzo Lo Monaco e una delegazioni di calciatori, venerdì 1° marzo alle 11.45, faranno visita agli alunni dell'Istituto Comprensivo ''Manzoni-Dina e Clarenza'' presso l'auditorium del plesso "Manzoni". All'incontro, oltre agli alunni della Scuola Secondaria di primo grado, parteciperanno gli alunni delle classi quinte dei due plessi d'Istituto (Collereale ed Isol.88).
L'incontro sarà introdotto dal Dirigente Scolastico dell'I.C. ''Manzoni – Dina e Clarenza'' dott.ssa Carmela Maria Lipari. Una nutrita rappresentanza di alunni, inoltre, parteciperà domenica 3 marzo alla gara interna del Messina con il Palazzolo che si svolgerà alla stadio ''San Filippo'' con inizio alle 14.30.
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Partitella in famiglia al S. Filippo per il Messina

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MESSINA-Palazzolo: i convocati

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Lagomarsini (6) – Non fosse per il lancio chilometrico che mette Mazzeo davanti a lui, per il resto sarebbe un ordinario pomeriggio di squallidi tiracci rimbalzanti sul campo gibboso: tutta salute. Nel recupero il Palazzolo lo nota in pigiama e con due azioni estemporanee controlla che sia ancora sveglio. Hai visto mai. Caldore (6,5) Dove lo metti, sta: in questo caso sulla fascia mancina, dove fa quello che deve fare, e lo fa anche bene. I compagni, nello spogliatoio, lo chiamano scherzosamente “the perfect machine” e lui è uno che ha il senso dell’umorismo. Ma per gli avversari in campo, da molte settimane a questa parte, c’è veramente poco da ridere.
Leo (6,5) – La sorpresa di giornata non viene fuori dall’uovo di Pasqua, che ancora non ci siamo, ma dalla panchina di Catalano, di recente accorciata da squalifiche e infortuni, ma sempre pozzo pieno d’acqua oligominerale curativa da 2 euro a bottiglia. Agli avversari, invece, a fine primo tempo vengono le coliche. Suo il traversone, più o meno cercato, che manda Parachì in porta, ma si segnala anche per numerosi anticipi e stop acrobatici: ancora una scelta del tecnico premiata dal campo.
Cucinotta (5) – Non ci piace farlo accomodare nel poco ambito posto dietro la lavagna ma oggi non è stata la sua giornata. Un po’ sorpreso sul lancio del primo gol, si innervosisce e si fa trascinare nella faida tra cosche rivali che al quarantacinquesimo incendia il cerchio di centrocampo e che poco dopo fa tremare anche il serpentone che conduce agli spogliatoi con inquietanti scossoni. L’espulsione lo costringerà al riposo forzato e per Catalano saranno giaguari da smacchiare per trovare l’ennesima soluzione per i centrali di difesa.
Ignoffo (6,5) – Rieccolo ai consueti livelli. Dalle sue parti, nonostante la giornata ventosa, non passa uno spiffero che è uno.
Bucolo (6,5) – Dissemina cocci di bottiglia per tutto il centrocampo, rendendo la passeggiata degli avversari piuttosto dolorosa. Alla fine di una gara gagliarda e sofferente si fa male anche lui, cercando di tirare una sassata verso una porta che per lui rimane stregata. Non è il suo mestiere e pazienza se dovrà attendere ancora per raggiungere il compagno di reparto a quota uno.
Maiorano e i suoi fratelli gemelli (8) – Opera scultorea sulla quale nessun piccione oserebbe mai posarsi. A referto dell’arbitro ne risulta uno ma erano almeno in tre o quattro, tutti abilmente vestiti uguali e pettinati precisi in modo che nessuno potesse sospettare nulla. All’inizio del secondo tempo Catalano ne piazza uno dei tanti addirittura come vice-Cucinotta al centro della difesa, ma il troppo è troppo e l’esperimento dura un attimo. Solo a tempo scaduto la prima palla persa di giornata, tra l’incredulità generale.
Parachì (7) - Inizio in sordina, poi cresce collaborando con gli altri dieci che hanno la sua stessa maglia e i risultati si vedono. La svolta quando, nel primo tempo, recupera due palloni e poco dopo raccoglie un traversone esibendosi in una pregevolissima giocata da biliardo che mette in cassaforte i tre punti. Nel secondo tempo corre come un dannato nelle praterie a disposizione, regala un paio d’assist di quelli buoni ed esce solo quando la spia della riserva è inchiodata sul rosso fisso. A quel punto grandinano giusti consensi.
Savanarola (7) - Chiamato al riscatto dopo alcune prestazioni normali o tuttalpiù Diesel, ritorna finalmente benzina Super vecchia maniera, cioè con molto piombo. Dal suo rifornimento fanno il pieno gli attaccanti che grazie alle sue giocate fanno molta strada, di solito in discesa. Nel primo tempo manca un’occasione per difetto di centimetri. Ma conosce bene Sua Altezza il traversone basso (ebbene sì) e ne fa uso per tutto l’arco della gara, di fatto decidendola pur senza mettere personalmente la palla nel sacco. Negli spazi aperti della ripresa si sfianca strappando applausi: probabilmente anche quello del suo allenatore.
Corona (6,5) - Partita di sacrificio, spinte, spintine e spintoni. Non si estranea dalla lotta e dopo una serie di giocate tacco e punta, ha finalmente l’occasione per spaccare la porta e non se lo fa dire due volte. Esce in anticipo tra gli applausi e carica il bazooka per Vibo Valentia, dove sarà il caso di usare l’artiglieria pesante senza alcuno scrupolo.
Cocuzza (7) - Un cross basso e due lisci lo mettono a tu per tu con il suo hobby preferito, ed è gol. Raddrizza la partita che stava mettendosi piacevole come un porcospino tra le gambe. Continua a scattare in profondità anche dopo che la partita è finita da un pezzo e manca la doppietta che avrebbe ampiamente meritato.
Guerriera (S.V.) – Ampi spazi nei quali prova a ragionare giocando sempre a testa alta e palla a terra. Ma quando mette piede in campo la partita ha già detto tutto quello che gli spettatori volevano sapere.
Quintoni (7) – Il suo ingresso in campo decreta la fine di ogni eventuale aspirazione avversaria di arrivare nel giardino dove Lagomarsini sta prendendo il sole. Il Messina si assetta – in tutti i sensi - e chiude il cancello del parco giochi agli avversari che di lì in avanti urtano duro facendosi parecchio male, altro che pomeriggio di primavera. In avanti lancia lungo con continuità ma i suoi compagni si fanno pescare troppe volte al di là di una linea difensiva ospite ormai depressa e ferma sulle gambe. Arriva sul fondo senza fatica e mette al centro tre chili e mezzo di palloni da buttare dentro per dei compagni che però combattono con i crampi nelle gambe e hanno la testa già alla prossima battaglia.
Il Palazzolo (5) – Pidatella propone una squadra di giovanotti sfrontati che però, al netto del gol e del pressing che dura finché le cose vanno bene, producono ben poco. Alla mezz’ora è un bagno di sangue, quando finiscono sotto un treno composto da tre gol in 9 minuti e non si riprendono più dallo shock, terminando la gara con un punteggio relativamente stretto solo perché il Messina polverizza il record stagionale di occasioni da gol al macero in soli 45’.
Catalano (6,5) – La reazione dei suoi dopo un gol evitabile dice tanto. La sua truppa conserva una maggioranza risicata con la quale recarsi a Vibo Valentia ancora a capo del governo di questo girone: per una volta i sondaggi c’hanno preso. Ma domenica si vota di nuovo e ci vorrà il sangue agli occhi.
I gradoni della Curva Sud - ospitano ormai un’esposizione permanente con un diorama in scala 1:87 che riproduce una fiumara messinese in tutti i suoi elementi caratteristici: il greto ostruito da materiali di risulta, gli argini che cadono a pezzi (come quello vicino ad uno degli ingressi, con i ferri a vista) e le opere per lo smaltimento delle acque ormai inservibili. Veramente realistico. L’allestimento è arricchito oggi da altri esotici elementi quali la cenere vulcanica che rende il tutto ancora più affascinante, mentre tra i seggiolini allagati prolifera una deliziosa foresta pluviale. Non tutti quelli che vanno al campo, alla lunga, hanno voglia di sorridere di queste cose… Senza voto, in attesa della comparsa delle prime specie marine.
(TBK) Passione Biancoscudata Forum
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MESSINA-PAlazzolo 3-1: i due tecnici a confronto dopo la gara


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MESSINA-Palazzolo 3-1: parlano i protagonisti


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MESSINA-Palazzolo 3-1: parlano i protagonisti


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Test infrasettimanale per gli uomini di CATALANO
 
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Vibonese-MESSINA: i convocati

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Vibonese-MESSINA 0-1: dopogara felice in campo e nello spogliatoio...le interviste
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FIOCCO ROSA IN CASA MESSINA
Cresce e si rafforza la famiglia giallorossa. E' venuta alla luce, infatti, Marta Ferrigno, figlia del direttore sportivo peloritano Fabrizio e di Giovanna. Al dirigente del Messina - che con la sua competenza e professionalità sta contribuendo alla rinascita del calcio cittadino - e a Giovanna, le congratulazioni e gli auguri dell'Acr Messina in tutte le sue componenti per questo lieto evento.
Acrmessina.it
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MESSINA-Gelbison: il botteghino

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Caso Mangiarotti: firma falsa per la Disciplinare. Messina penalizzato di un punto
Si riducono a quattro i punti di vantaggio del Messina sul Cosenza. La Commissione Disciplinare Nazionale, infatti, ha disposto oggi l’applicazione un punto di penalizzazione in classifica da scontare nella stagione in corso e l’ammenda di € 6.667,00 per l’Acr, infliggendo all’ex presidente Bruno Martorano la sanzione dell’inibizione per 18 mesi. Il caso è quello dell’under Christian Mangiarotti. Al Messina è stato contestata la firma, giudicata falsa (“apocrifa” si legge nel comunicato), di Mangiarotti sulla liberatoria del 9 giugno 2011 presentata per l’iscrizione al campionato 2011/2012. Al Messina è stata contestata la responsabilità diretta. Il Messina quindi scende a 60 punti in classifica, il Cosenza resta a 56. Sul sito ufficiale, il Messina riporta la notizia con un laconico commento: “Il Messina costretto ancora una volta a pagare a caro prezzo errori delle precedenti gestioni”.
5righe.it
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HABEMUS PAPAM
Il Cardinale Bergoglio è ora Papa Francisco!
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Partitella in famiglia per il MESSINA
 
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IL MESSINA SI RITUFFA...A SCUOLA
Gli attaccanti del Messina Giorgio Corona, Totò Cocuzza e Andrea Parachì non dimenticheranno facilmente l'entusiamo dei giovani studenti dell'Istituto Comprensivo ''G. Catalfamo'' di Contesse Cep. Insieme con il dg Vincenzo Lo Monaco, i calciatori del Messina - presso il Palatenda ''Merlino'' - hanno riscosso applausi e consensi fra gli studenti delle scuole secondarie di Contesse e del plesso di Santa Lucia e degli alunni delle scuole primarie (classi 4^ e 5^) di Contesse e Pistunina. Accolti dalla dirigente scolastica prof.ssa Maria Ausilia Di Benedetto (con tanto di sciarpa giallorossa al collo, come si vede nella foto) e della dott.ssa Gabriella Inzodda, Corona, Cocuzza e Parachì non si sono sottratti alle domande dei ragazzi e alle tante richieste di autografo e di foto ricordo. Emblematico il messaggio di capitan Corona: ''Il calcio è come la scuola - ha detto - ci sono delle regole e vanno rispettate''. Domenica, per tutti, l'appuntamento è al ''San Filippo'' per partecipare alla sfida che vedrà di fronte al Messina i campani della Gelbison.
acrmessina.it
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MESSINA-Gelbison: rosa dei Convocati striminzita
 
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MESSINA-Gelbison 0-0: il parere dei due tecnici

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MESSINA-Gelbison 0-0: parlano i protagonisti

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Ripresa la preparazione in vista dell'ultima trasferta in terra calabrese
 
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Sambiase-MESSINA 1-3: l'analisi di Mister CATALANO nel dopo gara del D'Ippolito


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MESSINA-Cavese: il botteghino dell'anticipo

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MESSINA-Cavese: i convocati
 
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MESSINA-Cavese 1-0: Le interviste del dopo gara
 
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MESSINA-Cavese 1-0: parlano i protagonisti in campo

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Infrasettimanale al S. Filippo in vista della trasferta a Licata
 
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Licata-MESSINA: i convocati
 
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Licata-MESSINA 2-2: parlano i tecnici delle due squadre

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Licata-MESSINA 2-2: la voce dei protagonisti

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Ripresa la preparazione in vista dell'ultimo ostacolo

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Infrasettimanale con gli Allievi regionali per la BIANCOSCUDATA

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MESSINA-COSENZA: GIORNATA GIALLOROSSA
L’Acr Messina comunica che per la gara di domenica 21 aprile tra Messina e Nuova Cosenza, in programma al "San Filippo" (calcio d'inizio alle 15) e valevole per il quindicesimo turno di ritorno del girone I del campionato di serie D, è stata indetta la "giornata giallorossa". Non saranno validi, quindi, gli abbonamenti stagionali e non saranno concessi titoli di accesso omaggio.
acrmessina.it

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Savoia-MESSINA: i convocati

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Savoia-MESSINA 2-3: I tecnici a confronto nel dopo gara del Giraud

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Savoia-MESSINA 2-3: il dopogara di FERRIGNO
 
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Savoia-MESSINA 2-3: le dichiarazioni dei protagonisti
 
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MESSINA-Cosenza: il Botteghino del big-match
 
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Ripresa la preparazione in vista della partita dell'anno
 
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Tema
LA FESTA DELLA LIBERAZIONE
Svolgimento
La festa della liberazione è la più strana festa del calendario. Essa infatti non cade sempre lo stesso giorno come Natale. E nemmeno cambia giorno tutti gli anni come Pasqua. Invece viene solo una volta ogni tanto, e quando arriva è molto sentita. Mio papà dice che quest'anno è il 21 Aprile. A lui questa festa piace sicuramente più di tutte le altre. Infatti è da Settembre che quando parla con mio zio dice sempre: "Non vedo l'ora che arrivi il giorno della festa! Sarà una liberazione!" Pure a mia madre piace molto, perché risponde sempre: "Pure io non vedo l'ora, accussì ni libiramu i sta camurria tutti i duminichi!" Io non ho capito bene cosa si celebra, perché quando l'avete spiegato a scuola avevo la varicella, ma dice mio nonno che domenica dobbiamo festeggiare la liberazione di Messina da alcuni pagliacci che l'avevano sequestrata e affossata negli ultimi cinque anni. Io non me lo ricordo perché quando è successo ero piccolo, ma quando me l'ha detto ci sono rimasto molto male e ho deciso che quando fanno il circo in televisione non me li vedo più se i pagliacci sono così cattivi. Ho chiesto a mio papà se gli elefanti ci hanno fatto pure qualche cosa e lui mi ha detto che elefanti a Messina non ne vogliamo, che fra un paio d'anni n'havi puru pi iddi. Però dice che i leoni e i giocolieri vanno bene, così almeno qualcosa me la posso vedere. Quando arriva la festa della liberazione ci sono tante tradizioni come in tutte le feste. Dice mio papà che ogni volta si fa una gara molto avvincente. In pratica si prende un carro e si fa girare per la città e tutti fanno a gara per salirci. Ci sono due squadre: i tifosi e i canciabannera. I tifosi stanno tutti sul carro e devono tenere lontani i canciabannera, che invece vogliono tirare giù i tifosi per rubare loro il posto. Non ho capito bene come si decide chi vince, ma alla fine un vincitore c'è. E infatti il carro si chiama proprio carro del vincitore! Per festeggiare mio papà mi porta al campo. Mi porta sempre, ma stavolta dice che devo imbrogliare di avere 6 anni ed essere convincente, perché non ha trovato il biglietto per me e se non mi fanno entrare mi lascia legato fuori dallo stadio tipo canuzzo di fronte all'Upim. Mia mamma lo ha rimproverato e lui ha detto che scherzava, ma poi mi ha guardato come per dire: "Bonu m'u sai!" Però ha pure detto che mi compra la bandiera e la sciarpa, perché per la festa della liberazione bisogna essere tutti vestiti di giallorosso. Sono contentissimo, perché non ce le ho mai avute e le volevo da tanto. Lui però mi diceva che prima della liberazione non me le avrebbe comprate, perché dovevano essere legate a dei bei ricordi, come la sua che gliela comprò lo zio quando andarono a Lecce. Io gli ho detto che Lecce non era un bel ricordo, perché avevano perso, ma lui mi ha risposto che dopo che arrivano i pagliacci capisci che il bello non è vincere, ma potersela giocare. Io non la conoscevo bene, ma adesso che me l'hanno spiegata penso che la festa della liberazione è la più bella tra le feste che non sono Natale!
Stromby ( passionebiancoscudata.forumfree.it )
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Infrasettimanale al S. Filippo
 
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MESSINA-Cosenza: i convocati per il big-match

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MESSINA-Cosenza 0-0: le interviste Biancoscudate

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MESSINA-Cosenza 0-0: le interviste cosentine

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Ripresa la preparazione in un clima di festa
 
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BIANCOSCUDATA al lavoro anche nel giorno festivo
 
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A RAGUSA TRASFERTA COMUNQUE VIETATA
La gara dell'''Aldo Campo'' fra Ragusa e Messina di domenica prossima si disputerà a porte chiuse, ma per i tifosi del Messina il divieto di trasferta è arrivato comunque (quindi anche in caso di accoglimento del ricorso della società azzurra avverso la squalifica del terreno di gioco i supporter giallorossi non ci saranno). In seguito alla determinazione n° 18 del 17 aprile dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazione sportive che inseriva la gara fra Ragusa e Messina, in programma domenica 28 aprile, fra quelle considerate ''ad alto rischio'' le autorità competenti, infatti, hanno disposto il divieto di vendita dei biglietti per i residenti nella provincia di Messina.
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COCUZZA presenta gli ultimi impegni stagionali


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Ragusa-MESSINA: i convocati
 
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Ragusa-MESSINA 0-0: interviste Biancoscudate
 
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Ripresa la preparazione in vista dell'ultima fatica stagionale

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MESSINA-Nissa: il botteghino

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Infrasettimanale al S. Filippo per il MESSINA

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MESSINA-Nissa: passerella finale per tutti
 
------------------------------------------- ACR MESSINA PROMOSSO IN "LEGA PRO" SECONDA DIVISIONE
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IL PAGELLONE
Lagomarsini (9) – Idolo dalle movenze esplosive, adorato volentieri dalla “sua” curva, timbra una stagione memorabile per lui e per noi, costellata di abbaglianti effetti speciali e senza macchia di errore. I pomeriggi, inevitabilmente piovosi, gli offrono anche lunghe pause tra una parata e l’altra che lo inducono in tentazione: quella di addormentarsi con un gatto sulle ginocchia, o di ingannare il tempo facendo origami o intrecciando centrini di dubbio gusto. Ma lui, col thermos del caffè appoggiato al palo, si trattiene, resiste e con le sue manone, all’occorrenza, ci libera dal male. Tutte le volte che serve, non una di meno. Amen. La parata di Cava e quelle del Celeste restano tra i gesti atletici migliori fatti vedere negli ultimi anni dai portieri giallorossi. Catalano gli concede la passerella, com’è giusto per chi ha sopportato per tutta la stagione la pressione schiacciante di portare il numero 1 sulle spalle. Senza battere ciglio.
Cuda (6,5) – Una finestra di alcune giornate, causa l’indisponibilità del compagno titolare, gli regala il proscenio e gli applausi. La sua non è la comparsata di un supplente o una modesta scena da figurante speciale in un filmetto da seconda serata, ma una recita da attore protagonista, come a Palazzolo, ad esempio, gara crocevia dei destini del suo tecnico.
Mangini (6) – A Ragusa va in panchina per fare numero, ma contro la Nissa, tra lo sventolio di bandiere e il fracasso delle trombette, ha modo di collezionare una presenza in prima squadra.
Caldore (6,5) – In Italia la pressione fiscale picchia più dei due fratelli Klitschko messi assieme. Chiedete a Catalano, che ogni domenica ha dovuto devolvere il 30% dei suoi giocatori di movimento alla regola degli under. Ma quest’anno al buon Gaetano è andata di lusso, diciamocelo. Sebastian, versatile giocatore da impiegare su una fascia, quale che sia, è uno degli esempi di come si possa progredire in modo esponenziale nell’arco di una sola stagione. Dalle prime impacciate giornate, allegrette ma non troppo, ad un finale di stagione in crescendo rossiniano con varie licenze di stile.
Caiazzo (6,5) – Dicevamo degli under, che sulla carta sono una piaga, ma se te li scegli bene, sono quelli che ti fanno vincere il campionato, in un certo senso. Procolo c’ha messo del suo, sulle corsie laterali o in mezzo alla difesa. Il numero di presenze finisce sull’almanacco insieme a tutto quanto di buono è riuscito a fare.
Chiavaro (7,5) – Terza promozione negli ultimi tre campionati, se abbiamo tenuto bene il conto. Come dire, non è che passava di qui per caso. Girone di andata ad altissimo livello: sovrasta gli avversari in difesa e anche in attacco, siglando due reti fondamentali, sfiorandone altre e mandando gli avversari in bianco tipo Farina “00”. Problemi fisici lo sottraggono alla squadra nel momento più delicato ma la sua “presenza”, fuori dal referto dell’arbitro, è come se si avvertisse nello spirito della squadra e di una difesa dove chi lo sostituisce riesce nell’impresa di non farlo rimpiangere. E ce ne vuole. Ultimi minuti in campo contro la Nissa con la fascia di capitano al braccio. E solo in quel momento la festa è finalmente completa.
Ignoffo (9) – Gran cerimoniere della retroguardia biancoscudata, volteggia sicuro e massiccio con un rendimento di grande regolarità. Del resto, alzi la mano chi si aspettava qualcosa di diverso da uno con le sue referenze. Con Chiavaro costruisce una diga invalicabile e dopo l’infortunio del compagno prende per mano tutti gli altri, che alla lunga gli danno ampie garanzie e belle soddisfazioni. Quando tra gli avversari e la porta si trova lui, è difficile che finisca a tarallucci e vino. Con due reti regola, all’andata e al ritorno, l’arcigna Vibonese, consegnando alla classifica del Messina sei punti determinanti griffati direttamente con il suo marchio di fabbrica.
Leo (6) – Dalla naftalina al campo come se niente fosse, non sfigura affatto e potrà ben dire, un giorno, di essere stato parte di una squadra di grandi uomini.
Di Stefano (6,5) – In una fase del campionato caratterizzata da tanti esperimenti, si ritaglia un posto mica male mettendo in fila dieci gettoni di presenza.
Cucinotta (6,5) – Visto che tutti i gol segnati gli vengono puntualmente annullati per ragioni perlopiù misteriose, ad un certo punto si dedica del tutto alle cure ortopediche degli avversari. Nel girone di ritorno trova più spazio e in chiusura di stagione sforna anche colpi ad effetto, sombreros ai danni degli avversari (e dei deboli di cuore) e uscite palla al piede d’autorità.
Quintoni (7) – Unanimemente riconosciuto come il maggiore sacrificio tecnico pagato sull’altare dei regolamenti, lui, oltre ad esultare doppiamente in quanto messinese, ha evidentemente una terza ragione per abbracciare con gioia la categoria superiore. Ad ogni modo, il suo impiego part-time non è passato certo inosservato, con il suo potente sinistro telecomandato in grado di mettere traversoni in area con qualità d’altra categoria per consentire alle punte di raccogliere gloria e alla squadra punti decisivi. L’anno prossimo potrebbe essere l’ora del raccolto, anche in fase realizzativa.
Bucolo (9) – Meno male che non manca Saro. Una volta si diceva centrocampista sette polmoni. Bisognerà rivedere il detto al rialzo, perché nel suo caso sono almeno una decina. Attraversa due momenti veramente difficili solo sul finire della stagione: a Licata, quando un avversario gli rifila quattro, cinque o sei calcioni da dietro nell’arco di venti secondi: persino Gandhi si sarebbe fatto cacciare per fallo di reazione, ma lui abbozza per il bene della squadra; in una recente trasmissione tv, poi, lo chiamano per almeno una decina di volte Bucalo con la A. Insomma, ci vuole pazienza, nella vita. La rete capolavoro nell’ultima esibizione è il giusto premio per le taniche di sudore lasciate generosamente sul campo. L’asse costruito con Stefano Maiorano incarna l’anima di un Messina da battaglia che ha maciullato tutto e tutti, sconfiggendo la maledizione della serie D.
Maiorano (9) – Affascinante creatura mitologica metà uomo e metà abominevole uomo del centrocampo, terrorizza gli avversari, costretti, alla lunga, a credere per forza alla sua esistenza. Feroce ed imprescindibile pedina dello scacchiere di Catalano, fino a ieri poteva vantare anche un gol in più del suo compagno di reparto: non era proprio un’impresa da raccontare ai nipotini, va bene, ma era sempre un di più. Niente fa fare: con Bucolo è finita pari. Per lo spareggio proponiamo una gara di tatuaggi, in rapporto ciascuno alla propria statura, ovviamente. Vi faremo sapere.
Comegna (6) Pochissimo spazio per lui, ma avere davanti tutti i giorni in allenamento due rocce come Bucolo e Maiorano, fermati quasi solo dal giudice sportivo, supponiamo sia stata una palestra formidabile per la sua esperienza. Vale lo stesso per Romano (6), una sola apparizione per lui.
Parachì (7) – Il regolamento gli impedisce di avvitarsi sciarpe al polso o alla vita e di vagare per il campo accendendo fumogeni o sparando bengala. Tecnicamente potrebbe giocare cantando i cori della curva, quello sì, ma deve concentrarsi sul pallone. A volte ci si concentra tanto che i compagni lo aspettano con le mani sui fianchi, ma come negargli delle iniziative personali, quando i risultati sono più che accettabili? I suoi gol, ben quattro, pesano come macigni soprattutto nella prima parte del torneo quando con le sue scarpette luminescenti dal colore improbabile e le sue sterzate inimmaginabili semina il panico sulla fascia di competenza o accentrandosi per provare la castagna sensazionale. Che a volte trova, come contro il Licata. Le esultanze in campo, poi, sono tutto un programma. E quando si ricorda di non togliersi la maglia, all’arbitro non resta che assistere senza potergli obiettare nient’altro. Dalla curva al campo, l’anima ultras 100% made in Giostra si prende una fetta di torta promozione e se la cala sana come una teglia di pasta al forno venuta bene.
Cicatiello (6,5) - Variante tecnica per il centrocampo muscolare, dimostra buoni numeri e una certa faccia tosta in mezzo al campo, dando qualità alla pratica macchina da guerra di Catalano. Con lui in campo Ignoffo non deve fare per forza il playmaker, il pallone viaggia più per terra che per aria e ogni tanto una trama di fino non guasta.
Guerriera (6,5) - Chiude anche lui una stagione positiva con un gol quando ormai la festa impazza sugli spalti. Ma la sua non è la rete di uno sconosciuto, visto che specie nel finale di torneo ha avuto modo di farsi apprezzare sulla fascia di competenza. Il resto della stagione lo aveva trascorso a rimettersi in piedi dagli infortuni. Ha finito correndo, di gioia.
Costa Ferreira (7,5) E’ il quasi-under della squadra. Inizio di campionato da Re-Mida, con gol segnati nei pochi minuti a sua disposizione, di solito quelli finali e quindi più che decisivi; ancora più significativo il suo impiego nell’ultima parte di stagione, dove si prende un incarico a tempo indeterminato sulla fascia e non lo molla più. Sette gol e una voglia inesauribile di spaccare il campo. Il campionato è finito ma probabilmente lui continuerà a correre per tutta l’estate. Per fortuna non va a benzina altrimenti sarebbe rovinato.
Leon (4,5) – Cosa pensava di venire a fare a Messina? L’Honduras è una terra ricca di misteri e non c’era bisogno che anche lui si aggiungesse alla lista. Dopo una serie di prestazioni imbarazzanti, che costano a Catalano esperimenti sulla sua stessa pelle, la società lo rimpatria senza rimpianti. Avvistato di recente in un complesso di Mariachi a Tegucigalpa: lì c’è il sole tutto l’anno, mica come a Messina che tutte le partite interne, viene giù che Iddio la manda. Qualcuno, tuttavia, lo ricorda con affetto per il gol vittoria contro il Sambiase, che è valso tre punti. Tre gocce d’acqua sul fondo di un bicchiere, mezzo vuoto e mezzo vuoto, cioè desolatamente asciutto.
Croce (6+) Lui sì che c’ha messo impegno. Sgomita furibondo grattando giù dai muri tutto quello che può servire alla causa. Decisiva la sua prestazione interna con il Savoia, con un gol di pregio e un assist strabiliante e decisiva la rete segnata a Paola contro il Montalto. La società lo “taglia” comunque senza tentennamenti, alla ricerca (fruttuosa) di un giocatore più concreto.
Chiaria (7,5) – Il giocatore più concreto, dicevamo. Eccolo. Panzer dai modi educati ma dalle giocate risolute, stampa 10 gol tutti discretamente pesanti e dimostra di poter estrarre dal suo bagaglio tecnico colpi da spellarsi le mani. E’ il gigantesco perno inaffondabile intorno al quale il suo tecnico costruisce con fiducia molte delle scalate più impervie del girone discendente. E in molte delle sue marcature sembra che butti la palla in rete senza scomporsi più di tanto. La sua eleganza devastante è una pietra miliare della scalata.
Cocuzza (7,5) - Sul carro trionfale dei vincitori, per definizione, c’è posto per tutti. Ma uno come lui, per esempio, con il petto decorato da tante battaglie sui campetti di D con la biancoscudata sulle spalle, il carro lo potrebbe benissimo guidare personalmente, per quello che ha dato alla causa, per le rincorse sfumate nonostante i suoi gol funambolici, per i campionati buttati via per mancanza di attributi dirigenziali. Per lui, insomma, che ha tenuto duro, oggi è festa tripla. La sua punizione ad Agropoli spacca in due il campionato ma per chiudere i conti deve dividere la scena con gli altri eroi. Cerca l’ultimo gol dell’anno con insistenza e finalmente lo trova, toccando quota sette. Grande Totò, beviti questa dissetante promozione in un sorso solo. E poi scolati tutta la bottiglia, direttamente. Ti spetta.
Corona (9,5 tendente al 10) – Un nove e mezzo non alla carriera, ma a quello che ha saputo dare in campo e fuori anche solo in quest’ultimo campionato, ci sta tutto. Riportare il Messina tra i professionisti, era il suo obiettivo. Ci auguriamo che si riferisse solo a quello minimo. Abbiamo conosciuto altri illustri “regnanti” calcistici, da queste parti, ma la sua serietà è fuori categoria. Tecnica, corsa e gioco a tutto campo: la fascia di capitano lui ce l’ha sotto la maglia, sotto la pelle. Incastona 16 gemme (con le ultime due brucia quota 200 in carriera) e molte altre non prendono forma per poco. E se oltre all’acqua e alla grandine, a Messina (come altrove) fossero piovuti anche rigori… chissà. In ogni gara gesti tecnici che si potrebbe tirare sù una biennale. Con la palla tra i piedi non si sa mai cosa può succedere ma si sa per certo cosa non può succedere: che qualcuno gliela sfili. Ogni domenica si mette in gioco da capo, come uno qualunque, giocando a tutto campo, righe laterali comprese. Trascina di peso il Messina e i suoi tifosi fuori dall’incubo della serie D, fuori dal tunnel maledetto, buio, umido e pieno di monnezza di ogni tipo. Forse è ancora presto per una statua a Cairoli, ma di certo con questa stagione, Re Giorgio entra di diritto nella galleria di quelli che hanno fatto la storia del Messina. E che il suo regno prosperi anche l’anno venturo: niente scherzi.
Savanarola (quasi 7) – Con quattro “a” ed una sola “o”. Ma anche lui dopo tanti anni, su questa cosa c’avrà lasciato perdere. Il talento tascabile giunge da Paternò con le credenziali del fenomeno e i numeri sciorinati nelle prime partite sono all’altezza delle aspettative. Sontuoso il suo siluro al Noto, forse il gol più bello visto al San Filippo quest’anno. Ne fa altri tre Nel finale di stagione vede abbassarsi il minutaggio ma si fa trovare pronto all’uso.
Catalano (8) – Perché non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. E a noi onestamente 76 punti ci piacciono parecchio. Meno di dieci giornate di campionato è già si sentiva il profumo di carne arrosto. Buona. Però erano le sue chiappe, che fumavano sul braciere. Ti pareva. Nemo profeta in patria? Macchè: l’olio di gomito paga. A Palazzolo, anche con l’aiuto dei suoi ragazzi, si libera dello spiedo, sputa la mela dalla bocca e continua per la sua strada. Mescola gli ingredienti sempre meglio e l’essenza di Lega Pro prende consistenza man mano che le settimane passano e lui finisce per azzeccare quasi tutte le mosse. Scacco matto agli inseguitori e anche ai detrattori, in 34 mosse. E applausi. Tanti applausi di stima e riconoscenza per il condottiero silenzioso che alla fine sono gli altri ad essere rimasti senza parole. Non lui.
La società (10) – Impossibile scendere al di sotto del voto massimo. Il team Lo Monaco assume le redini di un Messina ridotto a molto meno dei minimi termini, mentre nel cielo svolazzano mediocri avvoltoi e gli sciacalli sono lì che lasciano biglietti da visita casa per casa in attesa della carcassa. Ma Don Pietro non è venuto a dare l’estrema unzione, bensì linfa vitale e superpoteri accessori, così come Vincenzo, Ferrigno e tutti gli altri, che si confermano di un altro pianeta non solo per questo campionato, ma anche per qualsiasi improbabile azione di disturbo, ciascuna naufragata in un mare di solenni pernacchie. Per la società biancoscudata, invece, un paio di incassi incoraggianti, un risultato sportivo non scontato e la soddisfazione di aver sostituito, nel dizionario del tifoso messinese, la parola “umiliazione” con “trionfo”, ma soprattutto, per aver allargato le tende nerissime che oscuravano un panorama bellissimo e un orizzonte giallorosso che, adesso, può essere spostato in avanti con fiducia.
(tbk) passionebiancoscudata.forumfree.it
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rieccoCi

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Poul Scudetto: ripresa la preparazione in vista del I° turno a Sassari

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Quaterna secca al Sant'Angelo di Brolo nell'amichevole festaiola

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Primo viaggio verso il Tricolore

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Torres-MESSINA: i convocati

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La soddisfazione di CATALANO nel dopo gara di Sassari

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Torres-MESSINA 0-0: tutti contenti i protagonisti giallorossi nel dopo gara

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MESSINA-Ischia: il botteghino

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Ripresa la preparazione in vista della sfida Tricolore con l'Ischia al S. Filippo

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MESSINA-Ischia: i convocati
 
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MESSINA-Ischia 1-1: il parere dei due tecnici dopo la gara
 
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MESSINA-Ischia 1-1: Parlano i protagonisti in campo
 
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MESSINA-Ischia 1-1: VINCENZO LO MONACO già proiettato alla prossima stagione


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